di Francesco Carlà

I falsi Net Stocks B2B

del 16/12/1999
di Francesco Carlà

I Net Stocks B2B (Business to Business) fanno faville. Il mio FW B2B Index, il primo strumento italiano ideato per seguire le gesta di queste società Internet, ha registrato incrementi medi di quasi l'80 per cento in meno di due mesi. Gli eroi di questo gruppo li conoscete tutti, ma ve li ripeto per i moltissimi nuovi arrivati:


B2B TOP 5 NET STOCKS
BVSN (Broadvision): decollato in un anno da 9 a 135 dollari (post split)
CMRC (Commerce one): volato da 26 a 449 dollari in 5 mesi
ARBA (Ariba): catapultato da 61 a 249 dollari in 6 mesi (mi piace)
FDRY (Foundry): sparato da 108 a 326 dollari in 3 mesi (più la Ipo)
VERT (Vertical Net): zoomato da 17 a 144 dollari in 8 mesi (post split)

E l'elenco potrebbe continuare a lungo. Aggiungo solo Freemarkets.com: quelli di voi che mi hanno seguito sanno che FMKT è volato da una valutazione di 15 dollari ad una di 300 in due o tre settimane. Una delle più veloci IPO (Initial Public Offering, la nostra OPV) di tutti i tempi al Nasdaq. Adesso può flettere insieme al mercato, ma ne riparleremo perché questo è un vero winner.

Nei prossimi mesi TUTTI vorranno essere una Net Stock B2B.

Ma io vigilo: so esattamente come deve essere fatta una Net Stock B2B per essere davvero tale. Sarà divertente prendere in fallo i molti pretendenti a questo onore.

Un onore che vale molto a Wall Street: fa la differenza tra il fallimento e il successo. E non solo a Wall Street: anche in Italia. Perché nasceranno molti presunti B2B italiani.

Segnatevi questa previsione: a gennaio si regoleranno molti conti. Una stagione spietata sta per aprirsi e TANTI, tantissimi Net Stocks stanno per cadere sotto i colpi della speculazione. A pochi leaders, e SOLO a quelli giusti, sarà permesso di presentare i soliti bilanci in perdita. E molti avranno la tentazione, disperata, di provare a trasformarsi in una Net Stock B2B.

Nessuno di noi ci cascherà. State sintonizzati.

Ps.
Moltissimi di voi, autoproclamandosi novellini, mi fanno domande tipo:

1 Cos'è il Nasdaq?
2 Come si fa a comprare al Nasdaq?
3 Dove si imparano le basi della Finanza on line?
4 Che differenza c'è tra il Nuovo Mercato e il Nasdaq?
5 Come si sceglie un broker on line?

Ecco le mie risposte:

1 Non vergognatevi di fare domande da novellini: sono qui anche per voi.
2 Il Nasdaq è il mercato telematico delle società tecnologiche (i Tech Stocks) e di quelle Internet (i Net Stocks). Ha sede negli Stati Uniti e ormai ha superato il più antico Nyse (New York Stock Exchange, quello dell'indice Dow Jones), in volume di scambi. Comprare al Nasdaq è facile: potete rivolgervi ad una banca di medie dimensioni, oppure ad un broker on line su Internet. Alcuni brokers italiani e ovviamente tutti quelli Usa, vi permettono di operare al Nasdaq. Ma prima di cominciare leggete, informatevi e non fatevi prendere dagli impulsi.
3 Le basi della Finanza on line si imparano anche così: continuando a leggere Finanza World o comprando il mio libro scritto con Luca De Biase: - Investire con Internet - Milano Finanza ed. anticipazione a: mondadori.com/panorama/area_2/area_2_3373.htm Dovrebbe uscire tra pochissimo.
4 La differenza tra il Nuovo Mercato italiano, quelli europei e il Nasdaq sta in due cose: al Nasdaq sono trattate 5000 società (di cui 1000 Net Stocks), mentre ai Nuovi Mercati europei molte molte meno. Più o meno trecento. Ma aumenteranno. E io metterò nel mio radar tutte le società che lo meriteranno.
5 Per sapere come si sceglie un broker on line potete leggere il mio dossier su questo tema su Panorama in edicola domani.






Segnala questo articolo ad un amico