di Francesco Carlà

'Evviva la liberta'!!!'

del 9/07/2001
di Francesco Carlà

-Carla'
Sta per cominciare un'altra settimana sul pianeta Terra.
Le scorse settimane era molto facilmente prevedibili:
a Wall Street si annunciavano risultati scadenti per
il trimestre appena concluso (apr mag giu), uno dei
peggiori se non il peggiore degli ultimi anni.

Il Nasdaq flirta con la solita quota 2000 e non credo
che la musica cambiera' un granche' a breve:
volumi superlight, leggeri come le piume, traders
e investitori indecisi sul da farsi.

Ci sono un sacco di societa' a prezzi interessanti,
ma finche' non ci dicono com'e' la visibilita' in
autunno-inverno nessuno compra la nuova collezione.

Intanto ecco una lettera pronta a scatenare reazioni:
la scrive un Fwiano che ha passato qualche anno negli
Usa e risponde alla mia newsletter di qualche giorno
fa a proposito di Napoleone e della Liberta'.
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?idnl=451&a=1

Buona lettura.

-Lorenzo Guidolin
Ciao Francesco,
apprezzo il paragone con la rivoluzione francese.
Spero che l'Italia faccia la fine dell'Austria, spero che
uno possa scrivere non perche' appartiene all'ordine,
ma perche' la gente lo legge, spero che non esistano piu'
i parassiti che hanno l'esclusiva, a LA mi compravo le
aspirine al Rite Aid, i giornali al 7-Eleven, pagavo al
telefono con la carta di credito ogni cosa, tasse, multe, etc.

Allo Starbucks usavo la mia debit card. Qui in italia
ti bestemmiano dietro se paghi la colazione col bancomat.
Ma sai che fino a che non ho letto adesso la tua mail non
me ne ero reso conto, pero' mi ero reso conto di essere piu'
libero, meno vincolato, le cose venivano fatte piu' velocemente.
La vita scivolava via velocemente senza intoppi e burocrazia.

Se una banca mi trattava male chiudevo il conto (senza spese
di estinzione e bolli vari) e lo aprivo da un'altra parte,
come bere un caffe'. Nessuna banca mi ha cmq mai trattato male.
Che bella la libera concorrenza e l'assenza di parassiti che
soppravivono in base a diritti acquisiti, senza troppi meriti.

Sono stato assunto a part time nel coffeehouse del campus
in 2 ore, non ho fatto visite mediche, ne' ho dovuto portare
il libretto di lavoro, ne' andare al collocamento ad iscrivermi,
ne' dare le lettere di dimissioni quando sono andato via,
e venivo pagato a minuti, usando come cartellino di lavoro
da timbrare, la mia Bruin Card, la tessera universitaria,
universale che era valida anche nei Big Blue Buses che mi
portavano a Santa Monica ad apprezzare cosa l'America e'
riuscita a costruire su un molo, il famoso Pier di Santa Monica.

Quando servivo i caffe' nel coffeehouse, il cliente era sacro,
se non gli era gradito il caffe' servito, dovevo rifarlo;
se pagava con una banconota da 100$ mai mi sarei permesso
di sbuffare e dire: "Non ha dei pezzi piu' piccoli,"
oppure farlo sentire in colpa per avere pagato con quel
bigliettone.

Tutto il mondo e' paese i problemi esistevano anche li',
l'unica differenza era la velocita' con cui venivano risolti,
parlo di problemi ad ogni livello. Una volta pero' sono andato
al cinema e volevo pagare con la debit card, dato che non
avevo cash, come d'abitudine. Ma quella sala non la
accettava: in fin dei conti la tipa mi ha ammiccato e mi
ha fatto entrare gratis, perche' se andavo a prelevare avrei
perso i primi 10 min di film.

Evviva la liberta'!!!


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