La liberta' americana

-Carla'
Come previsto la lettera a proposito della liberta',
e della versione americana della medesima, ha scatenato
le reazioni dei Fwiani interattivi. Moltissimi.

Ecco la missiva incriminata:
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?idnl=452&a=1

Ho scelto due lettere mooolto divertenti e ironiche,
anche perche' rappresentano l'umore della maggioranza.
E questa e' o non e' la Finanza Democratica?

Smile.

Ecco subito la prima: la definirei a meta' tra
cronaca CNN e serial poliziesco stelle e strisce
anni settanta. Ma rende mooolto bene l'idea.

-Paolo Ferlenga
Ciao Francesco,
ho letto con interesse la lettera di Guidolin sulla
facilita' USA di risolvere e facilitare i problemi.
Viaggio molto in USA (circa una volta al mese) e percio'
la mia esperienza e' limitata ai viaggi e agli aeroporti
in particolare.

Mi piacerebbe tanto domandare a Guidolin se pensa che un
giorno gli USA risolveranno anche i problemi di riconsegna
bagagli (30 min circa di attesa media con punte di 60 min),
di check-in (tempi come sopra), di overbooking (roba da
terzo mondo) e, anche se non molto diverso dall'Europa,
di ritardi nelle partenze e negli arrivi.

Non ho mai provato a pagare con 100$ ad un coffeehouse
ma mi e' capitato spesso di doverli dare ad un tassista
dopo una corsa da 25$ in un taxi che farebbe schifo ad un
verme e sentirmi maledire perche' lui non ha resto.

Naturalmente sono andato io a cambiarli e quando sono
ritornato ho dovuto anche dargli la mancia senno' mi
avrebbe investito. Se in un cinema ti fanno entrare
senza pagare (dubito molto), non conviene andarci in
macchina soprattutto se hai una lampadina non funzionante.

Infatti se un poliziotto ti ferma, e tu non sai che devi
stare fermo con le mani in bella vista sul volante ma esci
dalla macchina, ti ritrovi in due secondi a terra con
le mani dietro la schiena ed una pistola puntata alla testa.

Evviva la liberta'!!!

-Carla'
Il punto di vista mi pare assai chiaro.

Ed ecco la seconda: qui lo stile e' piu'
'Popolo di Seattle' con uno schizzo di
sarcasmo, anzi piu' di uno schizzo: un fiotto.

-Gabriele Brambilla
Ohibo'.
La lettera di Lorenzo Guidolin mi ha finalmente aperto
gli occhi. Quella stranza sensazione di inadeguatezza
che provavo, quella debole frustrazione che silenziosamente
stava minando la mia sanita' mentale, tutto cio' che
m'inquietava e a cui non potevo dare un nome l'ha finalmente
trovato: american way of life o, come direbbe OJ Simpson,
american way of knife.

Non trovare l'aspirina all'autogrill o il giornale alla Coop
e' il vero paradigma esistenziale, la cui sola pecca diventa
la mancanza all'entrata di professionalita' importate dal
far east o far south specializzate nell'insert coin del
carrello, in modo che tutti noi players possiamo divertirci
in questo supergamercato; Premium purtroppo disponibili solo
negli immensi parcheggi self service cittadini.

Se la banca mi cripta gli estratti conto, se diventa il mio
usuraio telematico non posso certo attenuare i miei dolori
psicoeconomici ovunque mi trovi. Spesso la mia attivita'
onirica si limita ad incubi terribili tra i quali non avere
l'accesso al mio analgesico di fiducia dal benzinaio sul
passo appenninico: non voglio non poter essere un "always
on consumer"!!!

Perche' limitare il mio potere d'acquisto solo con lo scarso
volume del mio portafoglio e non poterlo estendere all'infinito
riducendolo paradossalmente ad un'entita' quasi bidimensionale
come la carta di credito. Ho deciso, parto per gli States,
mi faccio la debit card e...
Com'e' l'indirizzo di quel cinema, Lorenzo?

Saluto lei Carla', apprezzo molto cio' che sta facendo.

-Carla'
La verita' e' che questa faccenda della Liberta'
e' MOLTO importante: sta in America o in Europa?
O magari in Giappone di cui non parliamo mai?
Che significa Liberta' nel 2001?

Qualcuno ha una risposta finale?

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