di Francesco Carlà

Il 2011 ha ancora l'Oro in bocca?

del 21/02/2011
di Francesco Carlà
Ormai e' un appuntamento fisso. Ogni anno
riprendo temi d'investimento che vi ho presentato
12 mesi prima, per seguire insieme come vanno
le cose sui mercati nella Maratona.

Quasi 7 anni fa scrivevo questo report speciale
riservato agli abbonati premium ad
"InvestitoreIntelligente ETF & Global" il
di Finanza World dedicato agli
ETF e all'investimento globale.

Era un'analisi sulla nuova possibilita' che c'era
data, di investire in lingotti d'oro, e non in societa'
che estraggono o lavorano il prezioso metallo,
grazie ad un ETF che inserivo nel portafoglio di InvInt.

Un bel po' di tempo dopo quell'ETF ha portato a
casa un rendimento di oltre il +210% (un anno
fa era a +150%) e, siccome lo abbiamo da tempo
armonizzato usando un ETF europeo (quindi non
e' piu' l'Etf di cui state per leggere), si tratta
di un rendimento netto e reale che tiene conto anche
della volatilita' del dollaro e dell'euro.

Buona lettura.


'L'oro e' la moneta pesante come dicevano gli antichi.

Nel senso che la moneta d'oro era quella destinata
ad acquistare maggior valore nel tempo, e anche per
questo chi 'tosava' le monete d'oro poteva spesso
finire sulla forca, molto peggio di un falsario.

Da tempo si puo' investire in oro con un ETF.

E non sto parlando di un ETF (vuol dire, come sapete,
Exchange Traded Fund, un fondo d'investimento con spese
annuali molto basse, quotato, liquido e trattato
come un titolo azionario. Si veda la rubrica 3 per
maggiori informazioni sul tema ETF) che simula
un paniere di societa' legate all'oro e alla sua
catena del valore, ma proprio di un ETF che investe
in lingotti d'oro, in bullions come dicono in America.

Investire in lingotti era sempre stato difficile finora.

E quindi l'ETF rimedia al problema e consente a
chiunque di inserire, facilmente, nel proprio portafoglio
anche questo genere di investimenti che ha anche il
vantaggio di essere poco o nulla correlato alle
performances di azioni e obbligazioni e percio'
puo' ridurre la volatilita'.

E' un ETF in dollari, con il conseguente rischio cambio.

L'ETF si chiama StreetTracks Gold Trust (NYSE: GLD),
e in pochissimo tempo ha attirato quasi 2 miliardi
di dollari di capitale, e ovviamente gli ha giovato
il timing perfetto del lancio, in coincidenza con
un periodo di nuovi massimi per il metallo giallo.

Anche il ticker, il simbolo con cui questo ETF e'
quotato al Nyse, GLD cioe' le consonanti della
parola GOLD, e' stato una buona idea
di comunicazione e memoria.

Ma la domanda chiave e': ha senso, adesso, investire in oro?

Come vi raccontavo prima, si puo' investire in oro
in due modi: acquistando titoli di societa' collegate
all'oro, oppure investendo direttamente nel materiale,
comprando lingotti come si puo' fare con l'ETF (Nyse-GLD).

I due investimenti sono molto diversi tra loro.

Nel primo caso avrete tre volte piu' volatilita',
ma potrete portare a casa dividendi se le societa'
che avrete scelto ne distribuiscono e di solito
avrete anche una ascesa piu' rapida se il timing
e' favorevole.

Nel secondo caso non avrete dividendi, ma avrete
molta meno volatilita' nel prezzo rispetto alle azioni.

In tutti e due i casi ricordate che l'oro e' incostante.

Pensate che negli anni settanta ha avuto un periodo
di fenomenale boom, volando dai 35$ l'oncia del 1971,
ai 700$ l'oncia del 1980. Il che significa un profitto
medio annuale del 38% durante il periodo.

Grazie a Nixon, all'inflazione e ad altri motivi.

Ne nacque una gigantesca bolla dorata che, come nel
caso delle mille bolle blu, fu seguita da un ventennio
di vacche assai magre. Fino al ritorno di fiamma in
questo periodo, di nuovo dovuto al crollo del dollaro
e alla inflazione di moneta e liquidita' Usa.

Il dollaro e l'oro vanno spesso per strade diverse.

E questo succede perche', mentre il dollaro e' la moneta
strategica e manipolabile per eccellenza, l'oro e'
relativamente stabile e quindi poco soggetto a fluttuazioni
legate al rapporto tra domanda ed offerta.

Infatti l'oro e' salito molto sul $ (60%) e poco sull'€ (10%).

Insomma ci sono periodi in cui conviene investire in
oro e periodi in cui non conviene farlo. I movimenti
del dollaro e di altre monete chiave, tra cui appunto
l'euro, sono una specie di bussola utile per capire.

Per questo il prezzo dell'oro puo' essere visto anche
come un barometro dell'inflazione. Nel rapporto con
il dollaro, per esempio, il recente rincaro fino al
prezzo attuale di 450$ l'oncia, si spiega con la grande
quantita' di moneta USA che Greenspan ha iniettato nel
sistema per sostenere la crescita e finanziare i debiti.

Quindi, a 450$ l'oncia, potrebbe essere ancora interessante'."


Adesso, febbraio 2011, l'oro ha superato i 1400
dollari l'oncia e gli abbonati premium ad InvInt
hanno ricevuto istruzioni precise su come cavalcare
a dovere le tendenze piu' importanti per quest'anno.

Comprese quelle dei metalli preziosi e dell'oro.


Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carla'


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