di Francesco Carlà

Che fine fara' l'Euro (e l'Europa)?

del 28/11/2011
di Francesco Carlà
I titoli di Stato italiani cercano compratori
e li trovano solo a tassi molto alti. Vedi ultima
asta di venerdi' scorso.

Lo scenario europeo continua ad influenzare
le Borse globali, com'e' normale che sia visto che
si tratta di questioni cruciali: leggi debiti
sovrani in Euro.

Ecco come vedo la situazione attuale, ancora piu’ in
sincro dopo la brutta asta dei Bund della settimana
e i problemi francesi: la definizione PIIGS ormai
non basta piu’.

Per tamponare i Mercati ci vuole Forza:

Se la BCE si mette a Comprare 500/1000 miliardi
di titoli di Stato europei i Mercati scappano a
gambe levate. Solo che la Germania lo lascera’
fare quando:

1 Avra’ visto i Paesi PIIGS (e ormai non solo piu' 
loro) passare ai fatti con le famose Riforme;

2 Quando avra’ indebolito a dovere le nazioni  
competitive in industria e finanza;

3 Fino a quando i danni della crisi PIIGS per 
Germania medesima (e speriamo per l'Europa) 
non diventano paragonabili ai vantaggi
strutturali di cui ai punti 1 e 2.

Al punto 2 non ci manca molto ormai. Per il
punto 3 probabimente si' almeno dal punto
di vista tedesco.

La Germania (che comunque, come le ha ricordato
bene Monti, e' stata la prima a violare il patto
di stabilita' nel 2003) e’ lo zio ricco di una
serie di nipoti scapestrati e impoveriti.

Tra cui il piu’ scapestrato in assoluto e’
il nipote-politico italiano.

Lo zio ricco (che non e’ ricco per caso ed intende
rimanere tale) interviene in banca SOLO quando
i nipoti impoveriti sono stati messi nella condizione
di non nuocere.

Qunado si sono venduti la SuperCar e hanno smesso
di fare vacanze alle Maldive etc etc.

Allora rinegozia i tassi, mette la firma, ed esce
dalla banca ricco come prima e molto piu’ sicuro
del fatto suo.

Tornando al punto 1 mi tocca ritirare fuori la mia
Ricetta estiva per quel che riguarda l'Italia:

-La premessa in agosto 2011 era:

Lo Stato deve mollare la Presa sull'Economia.
Oppure i Mercati continueranno, Giustamente,
a Picchiare DURO.

-Rieccovi la mia RICETTA parecchi mesi dopo:

L’Italia riparte SOLO se ai Mercati e agli Imprenditori
si da' una Riforma Vera dei Costi Statali e
con il Ricavato si Finanzia una Riforma Fiscale
con due aliquote: 10 e 25% tutto incluso.

Ai nostri piccoli e medi imprenditori non si puo’
continuare a chiedere di scegliere tra sommerso
o chiusura. Se non si liberano i nostri Animal Spirits
la bancarotta e’ certa.

-Vorrei ricordare le 5 cose che consiglio al Governo:

1 Fare presto: i Mercati non hanno pazienza;

2 Fare bene: non e’ piu’ possibile sbagliare 
le misure ne’ bluffare oltre;

3 Fare per la crescita: deprimere i nostri piccoli 
e medi imprenditori e i loro residui, generosi, 
Animal spirits, sarebbe disastroso;

4 Fare per i risparmi: distinguere le spese 
improduttive e inutili (quando non dannose) 
da quelle fondamentali per il Sistema Italia;

5 Fare contro il privilegio di casta e la concorrenza
sleale, dovunque si annidi e comunque si manifesti.

Un'altra cosa: vediamo come procede il Turnaround-Italia
di cui ho scritto e detto a profusione dal 26 settembre:

Se un'azienda subisce un ciclo molto negativo,
s'indebita troppo, vede calare i mercati,
colleziona perdite invece che profitti,
di solito a Wall Street succedono, nell'ordine,
le seguenti cose:

La prima: si cambia il management. Nessun
turn around puo' essere preso sul serio dagli
investitori se e' gestito dagli stessi dirigenti
che hanno creato la crisi.

La seconda: si mette mano ai costi improduttivi.
Un bravo management di turn around si stringe
attorno al core business, alle zone positive
dell'azienda e taglia i costi superflui.

La terza: si investe nel business che rende,
nei ricavi che portano profitti e migliorano
la qualita' del marchio, si usano i vantaggi
aziendali e si lasciano perdere i business
che non funzionano.

La quarta: si fanno comunicazioni (poche)
precise e chiare. E si rispettano al millimetro
le promesse. I mercati hanno memoria da elefante
e zampe da lepre.

La prima e la quarta, sia pure in modo sui
generis, sono entrate in funzione. La seconda
e la terza sono quelle Decisive.

Troppe tasse ammazzerebbero la crescita e
farebbero fuggire i capitali. I tagli sbagliati
farebbero cadere il Pil e finiremmo come la Grecia.

Intanto, con i rendimenti attuali dei Btp,
ci vorranno altri 5 miliardi circa per finanziare
il debito.

Sperando che sia possibile.

In questa situazione la domanda giusta e’ una sola e,
per fortuna dei Fwiani Premium, noi ce l’eravamo gia’
fatta in tempi non sospetti: il rischio dei titoli
di Stato era quello giusto quando veniva compensato
con due o tre punti d’interesse medio?

Noi c’eravamo risposti NO, e lo sanno bene gli abbonati
a Fw Obbligazioni Italia & Euro, oltre ai Fwiani di IBII
che non hanno mai visto in pfolio banche a nessun prezzo.

Dev'essere per questo che dal gennaio 2006
il nostro Premium sulla Borsa italiana
ha fatto il +35%, mentre l'indice e' a -63%.

Ill Metodo si e’ appeso un’altra medaglietta
in questa Crisi Sovrana del 2011.

Altro che catastrofismo!

Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carla'


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