di Francesco Carlà

Si puo' battere il mercato?

del 19/03/2012
di Francesco Carlà
Nel 1952 Markowitz scrive 'Portfolio Construction'.

Una delle questioni chiave di questo testo, che
gli varra' il Premio Nobel, e' decisiva secondo lui:

"Per avere maggiori risultati dagli investimenti
bisogna aumentare la volatilita' e quindi il
rischio. Se riduciamo il rischio invece si
riducono i profitti.

Non c'e' scampo: non si puo' battere il mercato."

Warren Buffett non ha mai vinto un Premio Nobel.
In compenso e' da anni il terzo uomo piu' ricco del mondo
e la sua fortuna ammonta a circa 50 miliardi di
dollari, indovinate accumulati come?

Battendo il mercato tutti i santi giorni per 60 anni.

Non e' mia intenzione aprire una disputa tra
economisti accademici alla Markowitz, e investitori
efficienti alla Buffett/Carla', ma e' abbastanza evidente
che le teorie di Portfolio Construction sono smentite
dai fatti del mago di Omaha e molto piu' modestamente
dai nostri qui a www.finanzaworld.it

Naturalmente i fondi di investimento preferiscono glissare.

Non ci vuole molto a capire perche':

1 Se si scopre che il mercato si puo' battere
diventa difficile continuare a gestire fondi
che rastrellano regolarmente commissioni
tra l'1 e il 3% all'anno per avere risultati
in media peggiori degli indici di riferimento.

2 Se si scopre che il mercato si puo' battere
diventa difficile continuare ad effettuare un
sacco di operazioni, le cui commissioni sono pagate
dai sottoscrittori, per ottenere risultati
in media peggiori degli indici di riferimento.

Assai peggiori se considerate costi assortiti.


Ma come si fa a battere il mercato come
stiamo facendo noi da molti anni con i nostri
Premium?

-Dati al 16 marzo 2012:

-Maratona Globale di Fw
IBCC (Wall Street dal gen 2004): Noi+155%, Indice+25%
InvInt (Etf & Global dal gen 2005): Noi+42%, Indice+20%
IBII (Piazza Affari dal gen 2006): Noi+45%, Indice-53%
Obb. (Obbligazioni Ita & Euro dal gen 2007): Noi+36%, Indice+22%
FCS (Wall Street Growth dal gen 2010): Noi+20%, Indice+26%
IBIE (Europa dal marzo 2011): Noi+7%, Indice-14%

Ci sono due motivi essenziali per questi risultati:

1 L'indipendenza delle nostre operazioni: noi ci interessiamo
solo di societa' che pensiamo possano dare buoni risultati,
e lo facciamo solo per questo, senza nessun altro
conflitto di interessi o secondo fine;

2 Il modo diverso in cui costruiamo e gestiamo i
nostri portafogli rispetto ai fondi, sfruttando tutti
i vantaggi di poter acquistare titoli azionari di ogni genere
e di poterli comprare quando sono sottovalutati secondo noi.
E di poter anche essere liquidi quando lo riteniamo opportuno,
com'e' successo, per esempio, in Italia nel 2011.


Ma torniamo al tema di questa newslettera.

Sapete cosa succede a Non battere il mercato?
Ve lo faccio dire da John Bogle uno dei massimi studiosi
di fondi d'investimento in Usa:

"Dopo aver sottratto i costi dai Fondi
d'investimento e quindi dopo aver tenuto conto dei loro costi
di gestione, delle loro commissioni di vendita, delle loro spese
operative, dei loro costi di transazione, visto che vendono e
comprano molto spesso i titoli, tutto questo puo' costarvi
il 2.5% all'anno... Cio' significa che, detenendo il tipico fondo
d'investimento gestito attivamente, siete molto probabilmente
destinati a perdere il confronto con gli indici di riferimento
(il Mercato) del 2.5% all'anno in media.

Se questo puo' suonarvi terribile, la realta' e' ancora
peggiore perche' componendo (interesse composto) quel
divario del 2.5% in una vita d'investimento, va a finire che
vi resta in tasca si e no il 20% dell'incremento di valore
generato dal mercato azionario. Controllate il vostro interesse
composto usando l'8% come incremento di mercato teorico
e adesso sottraete il 2.5%: vi resta il 5.5% all'anno medio
come ritorno del classico fondo d'investimento gestito
attivamente. Risultato finale: a voi tocca il 20% del risultato
e al sistema finanziario l'80%. Lasciate perdere."

Questo vuol dire che 100.000 euro investiti per 30 anni
al 5,5% annuale di rendimento, diventano:

-498.395 euro.

Gli stessi soldi, 100.000 euro, diciamo al 10% d'interesse
annuale, che e' meno di quanto stiamo facendo a Fw con
i nostri Premium in questi anni, diventano:

-1.744.940 euro.

Su dieci, venti o trent'anni di investimenti,
quella che noi chiamiamo la Maratona, ogni volta
che aggiungete qualche punto percentuale
di maggior rendimento dei vostri denari,
la crescita dei vostri risparmi decolla.

Capite adesso perche' non solo si puo',
ma si deve provare a battere il mercato?

E' proprio cosi': bisogna cominciare
presto ad investire e va fatto in modo
Intelligente, continuo, indipendente e paziente,
come vi raccontiamo noi di Fw dal 1999 e
come facciamo nei nostri Premium.

Tutti Premium che potete provare e consultare
gratis, insieme al mio Metodo, da subito e gratis
cliccando qui.

Si puo' e si deve battere il mercato.

Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carla'


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Nel 1952 Markowitz scrive 'Portfolio Construction'.

Una delle questioni chiave di questo testo, che
gli varra' il Premio Nobel, e' decisiva secondo lui:

"Per avere maggiori risultati dagli investimenti
bisogna aumentare la volatilita' e quindi il
rischio. Se riduciamo il rischio invece si
riducono i profitti.

Non c'e' scampo: non si puo' battere il mercato."

Warren Buffett non ha mai vinto un Premio Nobel.
In compenso e' da anni il terzo uomo piu' ricco del mondo
e la sua fortuna ammonta a circa 50 miliardi di
dollari, indovinate accumulati come?

Battendo il mercato tutti i santi giorni per 60 anni.

Non e' mia intenzione aprire una disputa tra
economisti accademici alla Markowitz, e investitori
efficienti alla Buffett/Carla', ma e' abbastanza evidente
che le teorie di Portfolio Construction sono smentite
dai fatti del mago di Omaha e molto piu' modestamente
dai nostri qui a www.finanzaworld.it

Naturalmente i fondi di investimento preferiscono glissare.

Non ci vuole molto a capire perche':

1 Se si scopre che il mercato si puo' battere
diventa difficile continuare a gestire fondi
che rastrellano regolarmente commissioni
tra l'1 e il 3% all'anno per avere risultati
in media peggiori degli indici di riferimento.

2 Se si scopre che il mercato si puo' battere
diventa difficile continuare ad effettuare un
sacco di operazioni, le cui commissioni sono pagate
dai sottoscrittori, per ottenere risultati
in media peggiori degli indici di riferimento.

Assai peggiori se considerate costi assortiti.


Ma come si fa a battere il mercato come
stiamo facendo noi da molti anni con i nostri
Premium?

-Dati al 12 marzo 2012:

-Maratona Globale di Fw
IBCC (Wall Street dal gen 2004): Noi+150%, Indice+22%
InvInt (Etf & Global dal gen 2005): Noi+39%, Indice+16%
IBII (Piazza Affari dal gen 2006): Noi+42%, Indice-55%
Obb. (Obbligazioni Ita & Euro dal gen 2007): Noi+36%, Indice+22%
FCS (Wall Street Growth dal gen 2010): Noi+17%, Indice+23%
IBIE (Europa dal marzo 2011): Noi+5%, Indice-17%

Ci sono due motivi essenziali per questi risultati:

1 L'indipendenza delle nostre operazioni: noi ci interessiamo
solo di societa' che pensiamo possano dare buoni risultati,
e lo facciamo solo per questo, senza nessun altro
conflitto di interessi o secondo fine;

2 Il modo diverso in cui costruiamo e gestiamo i
nostri portafogli rispetto ai fondi, sfruttando tutti
i vantaggi di poter acquistare titoli azionari di ogni genere
e di poterli comprare quando sono sottovalutati secondo noi.
E di poter anche essere liquidi quando lo riteniamo opportuno,
com'e' successo, per esempio, in Italia nel 2011.


Ma torniamo al tema di questa newslettera.

Sapete cosa succede a Non battere il mercato?
Ve lo faccio dire da John Bogle uno dei massimi studiosi
di fondi d'investimento in Usa:

"Dopo aver sottratto i costi dai Fondi
d'investimento e quindi dopo aver tenuto conto dei loro costi
di gestione, delle loro commissioni di vendita, delle loro spese
operative, dei loro costi di transazione, visto che vendono e
comprano molto spesso i titoli, tutto questo puo' costarvi
il 2.5% all'anno... Cio' significa che, detenendo il tipico fondo
d'investimento gestito attivamente, siete molto probabilmente
destinati a perdere il confronto con gli indici di riferimento
(il Mercato) del 2.5% all'anno in media.

Se questo puo' suonarvi terribile, la realta' e' ancora
peggiore perche' componendo (interesse composto) quel
divario del 2.5% in una vita d'investimento, va a finire che
vi resta in tasca si e no il 20% dell'incremento di valore
generato dal mercato azionario. Controllate il vostro interesse
composto usando l'8% come incremento di mercato teorico
e adesso sottraete il 2.5%: vi resta il 5.5% all'anno medio
come ritorno del classico fondo d'investimento gestito
attivamente. Risultato finale: a voi tocca il 20% del risultato
e al sistema finanziario l'80%. Lasciate perdere."

Questo vuol dire che 100.000 euro investiti per 30 anni
al 5,5% annuale di rendimento, diventano:

-498.395 euro.

Gli stessi soldi, 100.000 euro, diciamo al 10% d'interesse
annuale, che e' meno di quanto stiamo facendo a Fw con
i nostri Premium in questi anni, diventano:

-1.744.940 euro.

Su dieci, venti o trent'anni di investimenti,
quella che noi chiamiamo la Maratona, ogni volta
che aggiungete qualche punto percentuale
di maggior rendimento dei vostri denari,
la crescita dei vostri risparmi decolla.

Capite adesso perche' non solo si puo',
ma si deve provare a battere il mercato?

E' proprio cosi': bisogna cominciare
presto ad investire e va fatto in modo
Intelligente, continuo, indipendente e paziente,
come vi raccontiamo noi di Fw dal 1999 e
come facciamo nei nostri Premium.

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Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carla'





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