di Francesco Carlà

Sconti e coupon, il rimbalzone di Groupon

del 26/11/2012
di Francesco Carlà
Con la crisi e' diventata una mania
anche italiana quella di spulciare siti
come Groupon alla ricerca di occasioni.

Groupon, un evidente gioco di parole
con riferimento al coupon di sconto,
e' il maggior sito web del mondo focalizzato
sui 'daily deals', appunto saldi e promozioni
speciali di ogni genere e in ogni luogo.

Un successo subito straordinario. Fondato
nel 2008, impiega ormai piu' di 12.000
persone in tutto il mondo ed e' arrivato
a Wall Street dopo aver rifiutato un'offerta
di sei miliardi $ da Google.

Negli ultimi 12 mesi ha venduto coupon per
un totale di 2.2 miliardi di dollari.

Ma in Borsa, per gli investitori della prima
ora, non e' andata altrettanto bene.

Quotato dal novembre 2011 al Nasdaq,
un anno dopo aveva gia' perso oltre il 90%
del suo valore iniziale, precipitando
da circa 26 dollari per azione a meno di 3,
sollevando tutta una serie di dubbi sulla
qualita' aziendale e sul suo stesso futuro.

A Finanza World non ci siamo fatti fregare:
scommettere sulle Ipo non e' mai stata una
nostra abitudine, a parte qualche rara e motivata
eccezione risalente al 1999.

Poi, come spesso accade per questo genere di
creature digitali a Wall Street, il rimbalzo di Groupon.

In sei giorni di Borsa, Groupon ha guadagnato
il 48%, tornando a quota 3.88 dollari per azione.


Che e' successo? Un grosso fondo hedge, Tiger Global,
ha annunciato di aver comprato il 9,9% delle
azioni del sito americano.

Speculazione a breve termine oppure occasione
anche per gli investitori intelligenti, magari motivati
a scoprire in anticipo il nuovo Amazon o la nuova eBay
e a lucrare di conseguenza?

Le azioni Groupon sono davvero a prezzo di
saldo o i rischi sono maggiori delle opportunita'?

Per saperlo bisognera' darsi convincenti
risposte ad un paio di questioni chiave.

La concorrenza: Groupon controlla circa il
53% del mercato dei coupon. Ma solo tre mesi
fa era al 56%. Amazon (20%) e LivingSocial (22%)
gli stanno dando gatte da pelare.

I clienti: secondo uno studio di Raymond James
non sono contenti. Il 39% dei negozianti considerano
improbabile rifare promozioni con Groupon. E quelli
che usano i coupon, spesso li hanno trovati meno
convenienti di quello che sembravano a prima vista.

Metteteci poi anche il forte turnover nel top management,
l'assenza di eccezionali barriere all'ingresso di nuovi
operatori, e soprattutto una certa disinvoltura nell'
accounting, culminata con richiami della Sec e risistemazione
dei bilanci ...

Insomma, la prudenza anche per i Fwiani piu' Growth e' d'obbligo.


In attesa di sviluppi, l'investimento su
Groupon non e' certamente adatto a chi
non sopporta oscillazioni anche molto forti.

Ci saranno senz'altro.

Questo non esclude la possibilita' che Groupon possa
essere da noi seguito, magari in Watchlist America,
per un eventuale inserimento in FC Small Caps.

Vedremo.


Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carla'


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