di Francesco Carlà
Investire a lungo termine
del 31/07/2016
di Francesco Carlà
di Francesco Carlà
I rischi finanziari degli ultimi anni
non hanno spaventato del tutto gli investitori
"cassettisti", cioe' quelli che amano
il lungo termine.
Ma di recente la domanda mi viene fatta
spesso: "Con tutto quello che succede nel
mondo e in Italia, ha ancora senso investire
pensando ad un orizzonte lontano?"
La mia risposta e' sempre la stessa:
ha senso piu' che mai. Perche'?
Sono diverse le cose da tenere presenti.
La prima e' decisiva: solo investendo a lungo termine
(10, 20, 30 e piu' anni) si possono ammortizzare
a dovere gli eventi di breve e medio periodo.
Calamita' naturali come quella giapponese,
vicende belliche e terroristiche come la guerra
in Libia e l'11 Settembre 2001. Bolle e crolli
di Borsa come quelli del 2000 o del 2008.
Per non parlare della crisi del debito
sovrano, compreso quello italiano.
Proprio per minimizzare l'effetto di queste
crisi cicliche bisogna guardare all'investimento
come fosse una Maratona, con i suoi alti e bassi
lungo la strada, e l'immancabile traguardo finale.
Non ci credete? Vi basta andare su
Internet e cliccare il grafico a 30 anni dell'
indice di Borsa piu' preciso: l'S&P 500.
Farete fatica ad individuare i momenti caldi
che tanto preoccupano i risparmiatori. Ma vi
saltera' subito agli occhi la direzione generale
del grafico: decisamente verso l'alto.
In questi giorni Warren Buffett, l'investitore
americano terzo uomo piu' ricco del mondo,
ha citato di nuovo il classico dei classici dei
volumi sull'investimento razionale:
The Intelligent Investor di Ben Graham.
A parte il bel titolo
ci sono molti ottimi motivi per
i quali questo libro, pubblicato nel 1947,
debba essere letto anche oggi.
Forse il piu' importante e' la
distinzione tra investitori e speculatori.
Un investitore e' fondamentalmente un
operatore, privato o istituzionale, che
usa i suoi denari per comprare una porzione
di proprieta' di una societa' e si chiede
sempre perche' e a che prezzo.
Uno speculatore invece e' interessato solo
all'andamento del prezzo dell'azione che
rappresenta quella societa' in Borsa.
Il primo vuole che quella societa' cresca;
Il secondo vuole che quell'azione salga.
Per far crescere una societa' e il suo
business bisogna darle tempo. Per questo,
con le dovute regole e con il giusto metodo,
investire a lungo termine e' sempre la cosa giusta.
Questo genere di mentalita' ha salvato il
risparmiatore italiano in molte occasioni.
E di recente, grazie alla composizione medio/lunga
del debito dello Stato, ha salvato anche l'Italia.
Francesco Carla'
Presidente
www.finanzaworld.it
non hanno spaventato del tutto gli investitori
"cassettisti", cioe' quelli che amano
il lungo termine.
Ma di recente la domanda mi viene fatta
spesso: "Con tutto quello che succede nel
mondo e in Italia, ha ancora senso investire
pensando ad un orizzonte lontano?"
La mia risposta e' sempre la stessa:
ha senso piu' che mai. Perche'?
Sono diverse le cose da tenere presenti.
La prima e' decisiva: solo investendo a lungo termine
(10, 20, 30 e piu' anni) si possono ammortizzare
a dovere gli eventi di breve e medio periodo.
Calamita' naturali come quella giapponese,
vicende belliche e terroristiche come la guerra
in Libia e l'11 Settembre 2001. Bolle e crolli
di Borsa come quelli del 2000 o del 2008.
Per non parlare della crisi del debito
sovrano, compreso quello italiano.
Proprio per minimizzare l'effetto di queste
crisi cicliche bisogna guardare all'investimento
come fosse una Maratona, con i suoi alti e bassi
lungo la strada, e l'immancabile traguardo finale.
Non ci credete? Vi basta andare su
Internet e cliccare il grafico a 30 anni dell'
indice di Borsa piu' preciso: l'S&P 500.
Farete fatica ad individuare i momenti caldi
che tanto preoccupano i risparmiatori. Ma vi
saltera' subito agli occhi la direzione generale
del grafico: decisamente verso l'alto.
In questi giorni Warren Buffett, l'investitore
americano terzo uomo piu' ricco del mondo,
ha citato di nuovo il classico dei classici dei
volumi sull'investimento razionale:
The Intelligent Investor di Ben Graham.
A parte il bel titolo
ci sono molti ottimi motivi per
i quali questo libro, pubblicato nel 1947,
debba essere letto anche oggi.
Forse il piu' importante e' la
distinzione tra investitori e speculatori.
Un investitore e' fondamentalmente un
operatore, privato o istituzionale, che
usa i suoi denari per comprare una porzione
di proprieta' di una societa' e si chiede
sempre perche' e a che prezzo.
Uno speculatore invece e' interessato solo
all'andamento del prezzo dell'azione che
rappresenta quella societa' in Borsa.
Il primo vuole che quella societa' cresca;
Il secondo vuole che quell'azione salga.
Per far crescere una societa' e il suo
business bisogna darle tempo. Per questo,
con le dovute regole e con il giusto metodo,
investire a lungo termine e' sempre la cosa giusta.
Questo genere di mentalita' ha salvato il
risparmiatore italiano in molte occasioni.
E di recente, grazie alla composizione medio/lunga
del debito dello Stato, ha salvato anche l'Italia.
Francesco Carla'
Presidente
www.finanzaworld.it
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