
Siete pronti per il Dataism?
di Francesco Carlà
Qualche giorno fa ho comprato il Financial Times
come mi capita spesso. Nel Magazine del weekend
(copertina gialla) c'era un'enorme scritta nera:
DATA: our new religion.
Un lungo articolo di uno storico israeliano di
cui vi ho già parlato a giugno in Affari nostri:
Yuval Noah Harari:
https://www.finanzaworld.it/blog/investitore-sapiens
Come si potrebbe chiamare questa nuova religione
tecnologica basata sui Big Data? Dataism dice lui,
il che suona una via di mezzo tra Dada e Taoism.
E' un nome invitante ed inquietante. Ma è davvero
una nuova religione?
L'articolo è molto buono e ho scovato anche la
versione digitale, dopo averlo letto appunto
sulla carta:
http://www.ft.com/cms/s/2/50bb4830-6a4c-11e6-ae5b-a7cc5dd5a28c.html
L'idea è semplice e i miei lettori affezionati forse
riconosceranno (anche) alcune intuizioni atterrate nei
libri 'Simulmondo' (2001), 'Italia-Google' (2006):
1 Siamo tutti produttori di dati, di roba digitale
che cerchiamo, produciamo, condividiamo, memorizziamo ...
2 Google e altri ci hanno offerto piattaforme per
fare, con le informazioni e i dati, quello che le
calcolatrici e i computers ci hanno aiutato a fare
con i numeri e i calcoli ...
3 Google, e molti altri, ci offriranno piattaforme per
organizzare e rendere algoritmici i nostri e gli
altrui dati, per rispondere a tante domande
del tipo: "Cosa mi conviene fare?, Chi dovrei sposare?
Che malattia potrei avere? Su che azioni investire? ..."
Harari ci ricorda l'esempio di Angelina Jolie: si
è sottoposta ad una doppia mastectomia sapendo che la
pericolosa mutazione del suo gene BRCA1 le dava una
probabilità dell'87% di sviluppare il cancro al seno.
Dati e algoritmi sono il nuovo dio tecnologico
a cui inviare i nostri dubbi e le nostre paure
più segrete in forma di domande che ci assillano?
Può darsi, naturalmente con le solite avvertenze:
1 Bisogna saper fare bene le domande;
2 Bisogna sapere quando fare le domande;
3 Bisogna sapere decidere bene in base alle risposte ...
Etc etc ...
E bisogna saper scegliere bene il dio algoritmico
a cui fare le domande: potrebbe essere quello sbagliato.
Avete memorizzato una delle domande? "Su che azioni investire?"
E' il mestiere che fa il mio Frullatore.
L'ho creato alcuni anni fa e continuo a
migliorarlo con due o tre idee in testa:
1 Aiutarmi a fare meno fatica (le azioni sono tante);
2 Ricordarsi le cose che mi annoia ricordare (e combinare);
3 Un giorno sostituirmi quando sarà abbastanza bravo ...
... E quando io sarò morto.
Prima nessun Frullatore potrà fare a meno di me perchè
io conosco molto bene i miei limiti.
E lui no. -ò-
Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it
"Usate il vostro (poco) tempo e il vostro cervello
per imparare ad investire bene con me e con migliaia
di altri investitori intelligenti di FinanzaWorld.
Diventate Maratoneti della Finanza democratica."
Potete farlo con la Nuova edizione di
"Comincia ad investire con Carlà" cliccando
subito qui:
https://www.finanzaworld.it/content/subscribe/16289
Segnala questo articolo ad un amico