di Francesco Carlà

Buffett, Carlà e il Test della Finanza democratica

del 14/11/2016
di Francesco Carlà
Il numero di 'Affari nostri' di due settimane
fa è piaciuto parecchio a molti di voi.
Lo capisco per la quantità e la qualità
delle email che mi sono arrivate.

Chi se lo fosse perso può cliccare qui:

https://www.finanzaworld.it/content/read/17080/il-test-di-buffett-per-avere-successo

Pubblico di seguito alcuni stralci dalla vostra
posta per proseguire il dibattito.

Alla fine vi dirò (a grande richiesta -ò-)
in cosa, per una volta, non sono d'accordo
con il leggendario Warren.

Buona lettura.


-Carlà
... Aveva ragione Pareto ...

-Francesco Gallo
Intuizione di WB molto semplice ed in linea con
la legge di Pareto: se concentro la mia energia
sul 20% delle cose che voglio fare funzionare,
ottengo l'80% dei risultati (20/80, 30/70).

Ovviamente devo essere in grado di selezionare
quel 20% di cose, ossia scegliere, ma soprattutto
non deviare dagli obiettivi alle prime incertezze.

Come sappiamo, e come tu ripeti spesso,
mercati finanziari e business in generale
sono "bipolari" ed incostanti ...


-Carlà
E se invece fosse solo un "trucco" di Warren?

-Luca Ficini
Carissimo,
non resisto al tuo invito di affrontare il
Buffett test e poi farti sapere come sia andata.

Mi sono misurato con la "top 25" e poi con la
"super top 5" e sono arrivato ad una conclusione:
se nella scelta delle prime 25 applicassimo   
la massima cara a Einstein (e anche a Moana Pozzi ndr),
e cioè "fare come se fosse l`ultimo giorno e
pensare come se non finisse mai..."  

Ci accorgeremmo che  la domanda è un "trucco".

Sono le prime ed uniche 5 cose che condizionano
e permettono alle seconde 20 (40, 200, ecc ecc)
di realizzarsi e compiersi. Sono solo le prime 5
quelle vere ed essenziali, le uniche necessarie e
fondamentali, a realizzare qualunque altra cosa.

Le altre  arrivano di conseguenza.

Voglio anche che tu sappia, di mia mano,
che non sei MAI uscito dal mio radar...
Continuo ad annusare la tua pista, come faccio oramai
da un decennio, e non ti mollo, sono un segugio ...


-Carlà
Una delle mie 5 Top è la Finanza democratica! Le vostre Top?

-Cristian Tomasoni
Buonasera Prof.,
Ho appena letto la news di Affari nostri di oggi.

Premesso che sono indicazioni che conosco molto
bene e condivido pienamente perché già lette nel
suo libro "Finanza democratica" e nelle varie news
che in questi 2 anni mi/ci hanno accompagnato.

Con la presente mail non mi soffermo nel complimentarmi
(sa bene che sono soddisfatto di Fw), ma voglio indicarle
una cosa assurda ma vera:

Ogni volta che provo a parlare della mia esperienza
positiva con Fw, Prof.Carla', e dei nostri investimenti
intelligenti anche a persone care es. i miei familiari,
trovo sempre davanti a me un MURO!!!

Mi sembra di parlare arabo e vengo osservato come
se avessi una malattia infettiva!
 
Ho tirato la mia conclusione:

La gente: conoscenti, amici,familiari, sono stati
talmente" Fregati "dal sistema malato e corrotto
che li/ci perseguita, che non riescono più a fidarsi
nemmeno di chi gli vuole bene e prova a consigliare
per esperienza e risultati alla mano.

La trovo una cosa triste, tanto triste.

Si lamentano delle varie fregature, ma non vogliono
provare davvero a cambiare.

Si piangono addosso, ma non ammettono che continuano
a sbagliare. Non accettano consigli anzi, fanno il
contrario di quello che cerchi di spiegare.

Cerco di farmene una ragione ...

E penso: io sono fortunato e privilegiato ad aver
capito cose che altri non possono/vogliono capire.

E poi ci si lamenta che le cose non vanno bene!
Bisogna cambiare!

Ma cosa si vuole veramente cambiare???
C'e' la volontà di cambiare???


-Carlà
La questione è controversa. Direi: Neuroeconomica -ò-

Comunque, posso dire che molti Fwiani sono amici o parenti
di altri Fwiane e Fwiani. Il network funziona ed anche il
passaparola.

Ma è anche vero quello che dici tu: ci sono tante
persone che, scottatissime dalla Finanza barbara,
pensano che ormai esista solo quella.

E non possono credere che invece ci sia, dal 1999,
una Finanza aabbonaticamente democratica come
la nostra.

Che dà interessanti risultati come sperimentano
tutti i Fwiani, da quasi 20 anni.


Infine e in breve: perchè (e su cosa) non sono d'accordo
con WB e con il suo Test?

Su questo: gli uomini del Rinascimento (Leonardo e Lorenzo
de' Medici per tutti, ma mica solo loro ...) non volevano
essere bloccati su poche grandi passioni.

Desideravano (e riuscivano) ad essere filosofi, finanzieri,
politici, scrittori, poeti, disegnatori, pittori (paesaggisti,
ritrattisti ...), scultori, architetti, ingegneri, inventori, meccanici ...

Una passione aiutava l'altra. Gli obiettivi e i desideri
si rafforzavano fra loro.

Ecco: anche a me piace così. E funziona. Voi?


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it

 


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