di Francesco Carlà

Gli Schemi Ponzi

del 20/04/2020
di Francesco Carlà
Quasi vent'anni fa ho scritto l'Affari nostri che state per leggere (o rileggere).

E' la storia della più famosa (e pericolosa) truffa finanziaria di tutti i tempi. Una truffa che sa colpire al cuore la psicologia di tanti (troppi) esseri umani:
la voglia di credere anche (e soprattutto) nell'incredibile.

E cioè che si possa diventare ricchi in fretta e che esistano, da qualche parte, pranzi gratis.

Ma l'insidia più pericolosa dello Schema Ponzi è che può riproporsi come un virus: il caso più recente è quello del Bitcoin su cui vi ho messo per tempo in guardia.

E c'è di più e di peggio: a volte i promotori dei più perniciosi Schemi Ponzi sono gli Stati.

Non abbassate mai la guardia e buona lettura.


Lo schema Ponzi e i Vincitori
del 28/10/2002

"Sapete tutti cos'è lo schema Ponzi vero?

Un tizio di Parma, emigrato in America all'inizio del secolo scorso, voleva fare i soldi a tutti i costi.

Aveva scoperto che certi valori postali europei potevano essere convertiti in dollari con un forte profitto. Un arbitraggio.

Per finanziare il business inventò lo Schema.

Cominciò a farsi prestare soldi promettendo di restituirli maggiorati di un fortissimo interesse entro pochi mesi.

Uno strozzinaggio al contrario. Ma, a sentire Ponzi, interessi così alti erano resi possibili dall'operazione sui bolli.

Invece erano i capitali nuovi che pagavano i riscatti.

La fine della storia forse la sapete già: i media dell'epoca si interessarono a questo curioso tipo di 'finanziere'.

I risparmiatori preoccupati chiesero indietro i soldi e lo schema crollò sotto i colpi dei riscatti.

Di arbitraggi sui bolli, ovviamente, nemmeno l'ombra.

Lo schema Ponzi è alla base di quasi tutti i sistemi di marketing multilevel e di recente è tornato alla ribalta. (Quella di Madoff è una truffa in stile Ponzi.)

Funziona sempre allo stesso modo e allo stesso modo crolla.

Ponzi morì povero e in disgrazia dopo essere tornato in Italia e aver trovato perfino lavoro sotto Mussolini.

Ma il suo schema è ancora in giro e molta dell'economia dei consumatori americani (e non) ci somiglia pericolosamente.

Si indebitano per pagare i loro debiti.

Leggevo statistiche recentissime sul credito al consumo negli Stati Uniti: c'è un vero boom di richieste, sembra che l'economia tiri come una dannata. E sembra che nessuno abbia perso nulla nell'esplosione delle mille bolle blu delle Borse che hanno falcidiato i fondi.

Sembra, ma non è.

Vi ho detto molte volte che l'economia mondiale dipende tantissimo dai consumatori occidentali. In Usa due terzi del sistema si regge sulla voglia degli americani di spendere.

Fino a quando ce la faranno?

Greenspan, Esorcista un po' in crisi, ha messo in moto la leva monetaria, e ha fatto crollare i tassi d'interesse per aiutare i consumatori e le aziende a finanziarsi.

I risultati non sono buonissimi: molte industrie ormai lavorano per 'comprare fatturato' e non perdere quote di mercato. Come le auto che si vendono ad interessi zero.

Ma i debiti dei consumatori crescono ugualmente.

Alla fine quello che conta sul serio è produrre beni e servizi che interessino le persone e le aziende. E creino ricchezza vera.

Non come quella di tutti gli Schemi Ponzi."


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it


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