di Francesco Carlà

Accendete la luce !

del 5/11/1999
di Francesco Carlà

Un elettricista quando ti serve non lo trovi mai. E non credo che la cosa sia destinata a migliorare adesso che l'Enel è stata affidata al mercato.

Affidata al mercato? Scherziamo? Temo che sia giunto il momento di parlare di privatizzazioni. Con calma.

Tutto comincia dieci anni fa quando qualcuno si accorge che da noi lo stato fa di tutto. Energia elettrica e telefoni, ma anche aeroplani e panettoni. E fa tutto male.

E non solo lo fa male, ma pure a caro prezzo. Tanto chi se ne accorge. Come se gli italiani non avessero televisori e Internet. Non potessero viaggiare mai e chiedere in giro.

E invece lo fanno. E scoprono che da noi la benzina costa minimo il doppio che in qualunque altro posto. Che le autostrade dovevano essere gratis da trent'anni e manco per niente. Che l'Alitalia è la compagnia più cara del mondo. Scoprono che il telefono e derivati da noi vale come l'oro. E mentre l'oro scende il telefono sale.
Cellulare o fisso.

Mentre gli italiani scoprono, i governi lanciano le privatizzazioni. A percentuale: mai tutta un'azienda, sempre un po' per volta. Con la scusa di non inflazionare il mercato. E si tengono la golden share e spesso anche la maggioranza. E il mercato all'inizio abbocca.

E con questo sistema vanno a listino banche, energia e telecomunicazioni. Le regole del gioco non le sa nessuno, così si possono sempre cambiare in corso d'opera. Insomma pensavi di giocare a Monopoli e spesso ti trovi nel bel mezzo di un match di scopone. Solo che t'hanno dato tre carte, come a briscola. E senza briscole. Tutte scartine.

E allora, siccome non sanno pensare a qualcosa di meglio, s'inventano uno scontro epico tra Piccoli Mondi Antichi, che sarebbero i salotti buoni dell'industria pesante, e Capitani Coraggiosi, che sarebbero invece bresciani e bergamaschi, gente che lavora duro e che adesso vuole indietro i soldi che ha prestato a Colaninno.

Morale: ormai l'ha imparato anche mio suocero, che mastica finanza come Tabarez calcio: lo stato e i vari capitani di variegato coraggio continuano a privatizzare le perdite mentre si tengono stretti gli utili. E il potere.

Ma c'è un problema: Internet.

Naviga oggi, naviga domani gli italiani, tra una partita di calcio e l'altra, stanno cominciando a capire come va il mondo. E che, per esempio, a Wall Street aziende che fanno ridere rispetto alle potenzialità e gli assetts di Telecom e Enel valgono magari quattro cinque volte le nostre privatizzande.

Come mai? Facile: perché l'economia e la finanza non le fai con le parole e le interviste. Ci vogliono le idee, i soldi e le regole.

E gli azionisti sono sacri da quelle parti. Non mucche pazze.






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