di Francesco Carlà

Ecco i lettori! (Enel, Brokers on line, Ebay e molto altro)

del 4/01/2000
di Francesco Carlà

Fabrizio Kasner
Gentile Sig. Carlà,
la ringrazio per i suoi notevoli aiuti.
Sarò breve per non infastidirla troppo:
cosa ne pensa della Fruit of the Loom, da 30$ a 1$, eppure
anche se malandata è comunque un'azienda con una grossa
penetrazione di mercato e un nome affermato?
China.com è in codice "china" per il mercato Usa?

-Carlà
Fruit of the loom non è ovviamente una società tecnologica,
e nemmeno internettiana. Ma rispondo ugualmente per
due motivi:
1 FRUIT OF LOOM (NYSE:FTL) ha chiesto il Chapter 11
per possibile fallimento: quando una società crolla da 30 dollari
a meno di 1 una ragione c'è SEMPRE. Prudenza.
2 Il secondo motivo è nostalgia: mi ricordo le felpe colorate
di questa gloriosa e sfortunata società americana.
Segno dei tempi: la tecnologia immateriale americana
trionfa e quella atomica dei vestiti e delle t-shirt crolla.

E poi: sì China.com è quotata al Nasdaq con il simbolo di
China. Più 20 per cento ieri, in una giornata difficile
per molti Net e Tech Stocks.

Due lettori su -Cosa è un business su Internet-

Gianni D'Argento
Ciao, sono Gianni, tu scrivi:
"Vendere roba vera sulla Rete non è un business. A meno
che non sia venduta in un modo che non si può fare sulla
terraferma. Come fa eBay.
Che però la roba nemmeno la vede. E di sicuro non la tocca. Mai."
Puoi gentilmente spiegarmi come lavora eBay, sei fortissimo.

Andrea Gaggi
Hai scritto di recente:
"Vendere roba vera sulla Rete non è un business. A meno
che non sia venduta in un modo che non si può fare sulla
terraferma."
Perchè non è un business? Sono circondato da "markettari"
che stanno puntando tutto sul business via Internet anche
se a pelle, da buon amministrativo/finanziario, credo a
quello che vedo e quindi non ci credo.
Prendiamo però il caso delle polizze assicurative via Internet:
possono essere vendute sulla terra ferma, ma stanno comunque
creando enormi problemi ai canali di vendita tradizionali
gestiti dagli agenti...
Cosa ne pensi?

-Carlà
Ebay (nasdaq-ebay) è uno dei più originali modelli di business
Internettiani fin qui inventati. E' una gigantesca casa d'aste
(auctions) che intermedia 3-4 milioni di cose ogni settimana.
C'è all'asta veramente di tutto: dallo spillo all'elefante,
dai quadri d'autore ai terreni negli Stati Uniti. Di recente
è stata venduta la prima società via Ebay.
Ebay prende una percentuale per tutto quello che fa vendere
(dal venditore) e non ha alcun magazzino di nulla.
Vendere roba vera (cioè prodotti fisici: libri, videocassette,
cd, computers etc) su Internet non è un business perché
ai presunti risparmi distributivi si sostituiscono costi anche
più alti di marketing e comunicazione. A meno che il venditore
non sia anche il produttore. Per questo Benetton è così interessato
all'e.commerce.
Le polizze assicurative non sono roba vera. Sono titoli, come
le azioni. E vanno benissimo per la Rete.

Gabriele Anselmi
Da diverso tempo seguo con attenzione i suoi suggerimenti sul
mondo Internet e delle società quotate che ne fanno parte e
trovo il tutto molto interessante.
Tuttavia ciò che mi ha più colpito è quello che Lei ha detto
qualche tempo fa, ossia che per investire nel mondo Internet o
si punta sulle società più promettenti (operanti magari nel B2B
- cosa per la verità che ho fatto) o se si ha una buona idea,
si crea una società Internet investendo su di essa puntando
sull'innovazione e sull'offerta di Premium ancora troppo trascurati
nel nostro Paese.
Ma qual è l'idea più promettente ?

-Carlà
L'idea più promettente è sempre quella in cui si crede di più.
Su Internet funzionano i business senza gravità, senza niente
da spedire e da ricevere. Quei Premium in cui non si debba mai
uscire dalla Rete.
Sono contento che abbia seguito i miei suggerimenti per tempo e
abbia investito nel B2B: società di cui ho parlato a settembre/
ottobre, come ARBA, CMRC, BVSN e più di recente FMKT, sono le
regine del Nasdaq in questo momento. Con aumenti anche del
1000 per cento per ognuna. Nei prossimi mesi tenga d'occhio
la mia FW TOP 10 Duemila e nel biotech-software CRA. Da quando
è entrata nel mio scanner è andata su più del 150 per cento.
In meno di un mese.

Mauro Cozza (e altri lettori su MP3.com)
Caro Guru,
Io credo ancora ad MP3.com e sto tenendo duro.
Penso positivo anche nei confronyi della PIXAR visti i
confortanti guadagni di Toy Story2 al cinema e nei
prossimi ricavi dalle vendite di DVD, cassette e vari
gadgets.
Non sono più tanto sicuro della canadese BIDS che,
dopo le stimolanti premesse, sta stagnando un pò troppo.
Cosa ne pensi?
Grazie e Buon Natale (Nasdaq-GeBN)

-Carlà
Di Mp3 (mppp) ho detto in tempo per salvare i vostri
portafogli. Business difficilissimo quello della
musica on line (problema che potrebbe coinvolgere anche
la nostra Vitaminic). In generale vi ho sconsigliato
da tempo di investire sugli Etailers: i negozi virtuali
come Value America, Etoys etc. E poi Babbo Natale per
un anno non passerà più. Però Mp3 è un leader e qualcosa
si potrà inventare. Peggio per quelli che non sono sul
podio.
Pixar mi è sempre piaciuta anche se è accerchiata dalle
majors e deve distribuire i suoi prodotti con la Disney.

Paolo Ghibaudi (Franco Biondi e tantissimi altri lettori su ENEL)
Mi interessa conoscere la sua opinione riguardo al progetto di
gestire l'home automation mediante integrazione di rete di
distribuzione elettrica, rete Internet, telefonia mobile
annunciato da TATO'-ENEL. Come vede l'effetto di questo
business, in generale, sul valore dell'azienda e, in
particolare, sul valore dell'azione? Come vede l'annunciata
operazione di scorporo del settore Internet nella newco ENEL.IT
(in analogia a TIN.IT)
Grazie.

-Carlà
Enel è due cose: una grandissima e ben gestita società che eroga la
commodity più fondamentale che ci sia (provate a stare senza energia
elettrica e poi ne parliamo!); e contemporaneamente è una società
pubblica, anche dopo la parzialissima privatizzazione, che soffre
di tutti i guai delle società pubbliche. Il guaio più grande è la
mancanza di agilità, la difficoltà ad interpretare l'economia come
una necessità di creazione di valore per gli azionisti.
Se poi ci aggiungete un prezzo di collocamento palesemente alto,
fate due più due e viene fuori l'immobilità dell'Enel sul mercato.
Non so se scorporare le babyEnel sia una grande idea: da una parte
è possibile che a breve scadenza aumenti l'interesse attorno alla
società di Testa e Tatò. Ma a lungo termine può sottrarre altra
vitalità alla casa madre. E poi bisogna vedere in che modo questo
spin off avverrà e a vantaggio di chi.
La nuova tecnologia PAN per l'Internet sulla rete elettrica si
annuncia rivoluzionaria in prezzi e prestazioni. Aspettiamo di
vederla all'opera però: siamo ancora scottati dal fiasco dell'
iniziativa precedente.

Alessandro Mancini (ed un nugolo di lettori sui Brokers on line)
Ciao !
Ho iniziato a seguire la tua newsletter, e adesso vorrei
scegliere un broker on line.

Tui hai parlato bene di Datek, però io sarei più interessato
a e-trade, che ha anche costi per le operazioni un po' piu'
bassi: molto probabilmente hai gia provato anche e-trade,
quindi puoi dirmi se ci sono dei costi nascosti o datek offre
qualcosa in piu' ?
Per prelevare i soldi dal broker viene inviato un assegno?
Quali sono i tempi?
E infine: se parto con 6 milioni, pensi che possa fare qualcosa?
Ho letto che e-trade (ma penso anche gli altri) vogliono una quota
precauzionale di 1000$, questi soldi li posso usare per comprare i
titoli o no?
Grazie per la tua attenzione.

-Carlà
Datek.com mi piace perché ha un'interfaccia semplice e veloce.
E la velocità conta per un broker on line. In 3 clic
Datek mi passa un ordine. Ma anche Etrade è un ottimo broker.
Etrade costa di meno, ma solo superate certe condizioni.
I brokers ti ridanno i soldi indietro come vuoi:
assegno o bonifico. Datek dopo un po' ti manda anche
un carnet di assegni. Sei milioni bastano per cominciare.
Datek chiede 2000 dollari di deposito che puoi usare per
comprare i titoli. Datek, ma anche Etrade, ti permette di
operare anche prima e dopo l'apertura e la chiusura di Wall Street.

Ernesto Roccatagliata
Dott.Carla',
ancora complimenti per la newsletter.
Mi mangio le mani per non aver seguito le sue indicazioni su FMKT.
In compenso CMGi mi sta dando non poche soddisfazioni.
Due domande:
1. Mi spiega il meccanismo dell'after hours trading a Wall Street?
2. Che ne pensa di EXDS, gigante del web hosting, a mio modestissimo
parere altro best buy del mondo NASDAQ?
Grazie mille per l'attenzione.

-Carlà
L'after hours che è disponibile da alcuni brokers on line
(per esempio Datek e Etrade) permette di operare fuori
orario. Prima e dopo. Si opera però con meno liquidità in
giro e su delle isole telematiche, per esempio Instinet o
ECN Island.
EXDS è nel mio radar da anni. Condivido la sua idea su
questa società. Mi piacerebbe però vederla fare meno
perdite. Nel 2000 potrebbe contare.

Andrea Valdameri
Ho approcciato gli investimenti attraverso Internet solamente
da qualche mese e (per ora) posso ritenermi soddisfatto,
fatta eccezione per un investimento sulle Tickets.com (NASDAQ)
apparentemente leader del loro settore.
Cosa ne pensa di questa società?

-Carlà
E' vicina ai minimi per via dei problemi che stanno incontrando
molti B2C e che vi avevo anticipato. La leadership c'è, ma
temo che sia già incorporata nel prezzo. Del resto 1600 miliardi
in lire per questo genere di società non sono bruscolini.






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