di Francesco Carlà

Saldi di fine stagione

del 28/01/2000
di Francesco Carlà

Un sacco di guai per i negozi virtuali. Si spengono le
luci di Natale e si accendono i fari di Wall Street,
implacabile con i perdenti. Il B2C (Business to Consumer,
i siti Internet che vendono cose vere o virtuali ai
consumatori) mostra le rughe. Un lifting non basterà.

Boo.com è il meganegozio multilingue aperto da
LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton. Il gruppo finanziario
dei lussi e dei lussuosi, annuncia riduzione di personale.
Mette la gente a casa. Stessa cosa dicasi per Beyond e
Value America. Problemi anche per Etoys, ai minimi
storici nonostante sia stato il terzo sito di e-commerce
più visitato della Rete durante le recenti vacanze.

Saldi di fine stagione.

Un massacro. Non si salva nemmeno Amazon che ha strabattuto
tutti i record, ma è sempre un pesciolino del Simulmondo
rispetto ai giganti della Terraferma alla Wal Mart.

Le cause del disastro? Due:

1 Spese folli di marketing e pubblicità, per far conoscere
il marchio;
2 Problemi giganteschi con le consegne della roba che deve
uscire dalla Rete.

Per il problema numero uno la lezione è semplice:
affermare un marchio su Internet non è impresa facile.
I siti sembrano tutti uguali e la gente si affeziona
poco ad un banner. Come gli amici di chat restano
meno nel cuore dei compagni di scuola.

Difetto del contatto virtuale.

Se poi devi stare dietro a milioni di persone che non
sanno dov'è finito il loro pacco, la faccenda si complica.
Il customer care costa un sacco di soldi e i corrieri
non possono fare miracoli. Ma se alla fine poi il regalo
non arriva sotto l'albero, il sito colpevole può mettere
una pietra su quell'incavolatissimo cliente.

Cosa ne sarà dei negozi virtuali?

C'è nell'aria una potente razionalizzazione. Consolidamento.
In ogni settore resteranno in pochi e solo quelli che hanno
un modello di business abbastanza Net Centrico: vendere va bene,
ma all'interno di un'esperienza continua e non ripetibile
fuori dal Simulmondo di Internet. Per comprare e basta
è meglio la Terraferma. Con le commesse carine etc etc.

Cos'è un'esperienza continua? Hai un'idea, leggi qualcosa,
vai su un sito, ti informi, capisci, compri, altri hanno
comprato, tu sai chi, condividi esperienze. Tutto nello
stesso sito. Senza soluzione di continuità. Senza fratture
nell'esperienza. Vita nel Simulmondo. Vita continua.

Prevedo moria di siti e-commerce B2C senza continuità.

Saranno comprati per pochi soldi sia dai fratelli maggiori
della Rete che dagli avidi negozioni in muratura della
Terraferma. Gli cambieranno l'insegna sul sito e ci metteranno
la loro.

Se ci andate fra qualche mese troverete il cartello dei saldi.
Di fine conessione.






Segnala questo articolo ad un amico