di Francesco Carlà

I have a dream!

del 4/02/2000
di Francesco Carlà

Ho fatto un sogno. Internet era diventata
un'aspirapolvere gigantesca e si accaniva su tutti
gli orrori della società industriale.

Doveva avere un miliardo di watt perché succhiava velocissima
fabbriche decotte e impianti d'inquinamento. Ingoiava
come una furia, aspirava discariche e veleni sparsi
nell'aria. In pochi secondi ripuliva due o tre secoli
di modernità industriale.

Un'ora dopo era tutto finito, il cielo era di nuovo
blu e molti si erano messi a pescare nei fiumi delle
citta'. Qualcuno aveva visto perfino trote saltellare.
E non l'avevano nemmeno sottoposto a perizia psichiatrica.

La Terraferma aveva proprio un'aria migliore : non
l'avevo mai vista così. Neanche in tv.

E il sogno continuava. Internet-aspirapolvere stavolta
se la prendeva con la burocrazia. Succhiava forte
negli uffici postali e sparivano i libroni delle
raccomandate. Aggrediva il catasto, dissolvendo secoli
di pratiche. Osava perfino avventurarsi nelle scuole,
divorando milioni di pagelle ed esami. Tutto finito.
Digitalizzato.

Un sogno bellissimo. Ora toccava alle automobili.
Catalizzate o no l'aspiraNet non si faceva commuovere:
nebulizzava utilitarie e fuoriserie, assorbiva
benzinai e gommisti. Agli elettrauto era toccato per
ultimi. Forse per via di un qualche sussulto di
emozione di fronte all'antenato e all'elettricità.

Era un sogno lunghissimo. Alla fine la Terraferma aveva
l'aria di uno di quei posti per le vacanze assolute:
tutto bianco, lindo, senza rumore. Vacanze in città
senza ferragosto.

Via le industrie inquinanti, via le auto assordanti,
via la burocrazia ossessionante, via le code, via
le file, via le poste dell'ottocento, via tutto.

Erano spariti due secoli interi, due secoli utili
ma pure alienanti, sporchetti e inquinanti.
Solo che a questo punto mi sono svegliato.

Sono sveglio, ma il sogno dell'aspiraNet ce l'ho ancora.

Eccolo il mio sogno:

-Internet che ammazza l'inquinamento perché uccide le aziende
che lo producono. Moriranno perché fanno cose che non servono
più. Nessuno le compra. Nessuno le produce. Fine.

-Internet che uccide la burocrazia. Essere efficienti è così
facile con la Rete che ci riusciranno perfino negli uffici.
E se non ci riusciranno poco male: ne faremo a meno lo stesso.

-Internet che azzera la carta, tiene tutto in Rete, salva gli
alberi. Chi ha bisogno di possedere la conoscenza quando può
averla in due memorie: la sua cultura e quella on line.

-Internet che ci rende ubiqui, un po' onniscienti, velocissimi.
Moltiplica le idee, le fa viaggiare veloci e gratis. Azzera
i vantaggi consolidati, annulla le rendite di posizione.

In piedi, seduti e sdraiati: Internet dappertutto.
Siamo tutti svegli. E Internet esiste sul serio.
E sta crescendo la Finanza Democratica.

Meno male.

Ps.
Intanto per tutti quelli che me l'hanno chiesto (moltissimi),
ecco come va la mia FW TOP 10 Duemila:

FW TOP 10 Duemila (dopo un mese dal lancio)

Le tre italiane:
-Telecom Italia: +34 per cento;
-Tiscali : +22 per cento;
-SeatPG : + 2 per cento;

Le sette americane:
-Preview Travel: -26 per cento;
-CMGI : -11 per cento;
-Yahoo! : -18 per cento;
-Net Percep. : +32 per cento;
-Web Trends : +20 per cento;
-SpyGlass : +13 per cento;
-Broadcom : +19 per cento;

Nel frattempo il mio FW NeTwenty Index a 4 mesi dal lancio
è su del 55 per cento: PSIX +163%, BRCM +155%, YHOO +100%.






Segnala questo articolo ad un amico