di Francesco Carlà

Chi vincera' la guerra del Simulmondo?

del 21/02/2000
di Francesco Carlà

Molti non hanno capito che battaglia c'e' nell'aria.

Fatevi venire in mente le immagini di Braveheart:
Mel Gibson e tutti gli scozzesi pronti a battersi.
Furbi, velocissimi, inferiori nel numero. Però vincono.

Nel novecento ci sono state due guerre mondiali.
Obiettivi: il trionfo di ideologie per conquistare
continenti e territori. Negli altri secoli altre
guerre erano state combattute per motivi simili.

Nel duemila e seguenti il territorio da conquistare
non e' piu' sulla Terraferma: chi se ne frega.
Il terreno che conta e' quello del Simulmondo.
E non si prende piu' con le guerre delle armi da fuoco.
Nemmeno con quelle atomiche. Si prende con le tecnologie
e con le strategie interattive. Virali.

Guerra batteriologica della Rete.

Mettiamola cosi', questa guerra per la conquista del
Simulmondo e' in tre fasi:

1 La campagna dell'Internet-seduti (Internet col Pc:
vale il 30 per cento del Simulmondo);

2 La lotta per l'Internet-in-piedi (Internet col cellulare:
vale il 40 per cento del Simulmondo);

3 L'assedio dell'Internet-sdraiati (Internet con la TV:
vale il 30 per cento del Simulmondo).

La fase 1 e' finita da un pezzo. Dominatori annunciati
gli americani. Fin troppo facile: Microsoft dominava
il software. Intel e i fabbricanti di Pc, dominio hardware,
Cisco, Aol e Yahoo! hanno fatto il resto. Partita finita.

La lotta 2 sta cominciando adesso. Incredibile: esercito
italiano in prima fila. Armati di 34 milioni di cellulari.
25 milioni dominati direttamente dal tricolore (TIM e Wind),
altri 9 milioni lasciati scioccamente in mani straniere
(Omnitel). Ed erano tutti nostri. Del resto ci si parla dentro
in italiano.

Poi TIM ne controlla altri 13 milioni in giro per il mondo.

C'e' di piu': siamo gli unici nel mondo ad usare gli SMS
con questa assordante scioltezza. Milioni di SMS tutti i
giorni a tutte le ore. Dai telefoni ai Pc. Dai Pc ai telefoni.
Dai telefoni ai telefoni. Comunicano. Interagiscono.
Sono gia' una rete.

TIM quindi e' al centro dell'Internet-in-piedi. E l'Italia con TIM.
Pero' negli ultimi due anni abbiamo collezionato vantaggi e svantaggi.

Vantaggi:
1 Scioltezza. Gli italiani hanno familiarita' con i cellulari.
Uso continuo dell'interfaccia. Come in America col Pc;
2 Numero. La massa critica fa gli standard. Noi siamo nel mondo
il piu' grande paese wireless. Alfabetizzati prima;

Svantaggi:
1 Hardware. Non siamo riusciti ad avere un cellulare italiano.
Usiamo i Nokia, Motorola ed Ericsson. E gli altri.
2 Software. La lotta e' aperta e gli italiani non ci sono.
Combattono: Spyglass (nasdaq-spyg), Phone.com (nasdaq-phcm)
e molte altre societa' tra cui Microsoft.

Ma lasciamo perdere il passato, anche se si poteva fare di piu'
e piu' in fretta. Adesso conta il presente.

Chi dominera' l'Internet-in-piedi?

-Un costruttore di cellulari tipo Nokia? No. I costruttori
di PC non contano molto nell'Internet-seduti. Sono una commodity.

-Un carrier come TIM o Vodafone? No. AT&T e Telecom Italia non
controllano granche' l'Internet-seduti. Come Enel non controlla
i nostri libri anche se controlla le lampadine con cui li leggiamo.

-Un portale dell'Internet-in-piedi come Yahoo! o Aol? Non come li
conosciamo oggi perche' sono due modi diversi di vivere nel Simulmondo.

Allora chi vincera' la guerra?

Il trionfatore sara' chi per primo mettera' assieme le tre cose che
contano davvero:

1 Una lingua comune: lo standard;
2 Decine di milioni di users: la gente;
3 I Premium utili e divertenti: le killer applications.

TIM ha gia' due delle tre cose:

1 La lingua comune sono l'SMS e la voce;
2 La gente e' gia' in linea, ma deve andare in Rete: e' in viaggio
deve solo essere sbarcata nel Simulmondo.

Se TIM fa in fretta la terza cosa, prima di Yahoo!, Aol etc etc,
vince la guerra e traghetta la gente nel Simulmondo.
Saranno poi questi primi esploratori dell'Internet-in-piedi,
a chiamare di la' amici e parenti rimasti ad aspettare sulla Terraferma.

Chi vince la guerra organizza la pace.






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