di Francesco Carlà

Nuova Economy e Old Economia

del 9/03/2000
di Francesco Carlà

L'AspiraNet sta colpendo duro. Ricordate? Qualche giorno
fa vi avevo avvertito: state lontani dai dinosauri ciclici,
dai grandi nomi della vecchia economia. Saranno proprio quelli
a pagare tutto il conto, salato, del rialzo dei tassi in tutto il mondo.

Detto fatto: Procter & Gamble (nyse-pg), detersivi, roba da mangiare
e da bere. Alcuni dei marchi piu' famosi della storia del consumismo.
Centodiecimila dipendenti in tutto il mondo. Pop art allo stato puro.

Un anno fa se pensavate ad un investimento sicuro, proprio questa
colonna del Dow Jones, l'indice piu' famoso del mondo, i 30 titoli
spinadorsale di Wall Street, era la societa' da avere e tenere.

Archeologia. Da gennaio 2000, solo due mesi, e' giu' del 50 per cento.
Un vero massacro. Durk Jager, Clayton Daley, John Pepper, i managers
principali, stanno per affrontare una violenta e nuova realta'. I loro
stipendi miliardari dureranno ancora poco. Forse sta suonando
l'ora della pensione. L'AspiraNet colpisce durissimo.

E non e' che vada meglio per quelli della Coca Cola, delle zuppe
Campbell, e magari presto per quelli dei Mc Donald's.

Giorgio Bocca, e gli altri preoccupati per la sorte delle nostre abitudini
alimentari, possono addormentarsi tranquilli: non solo la Rete
globale non ci mettera' tutti davanti ad un Big Mac, ma forse
perfino gli americani ne divoreranno di meno. Senza Coca Cola.

A proposito di Coca Cola: danno e beffe. Una e-catena di
santantonio via mail ha fatto il giro del mondo. Giurava
che la coca aveva deciso di regalare lattine e bottiglie
a chi rispondeva. Tutto falso manco a dirlo. Intanto la
Coke e' ai minimi dell'anno. Un altro mito della Terraferma
che vacilla. Non so chi si strappi i capelli per questo.

E l'AspiraNet (la mia Internet-Aspirapolvere, quella del mio sogno,
la formidabile macchina in grado di mangiarsi tutto il brutto e
l'inquinamento dell'industria) ha messo in corpo le pile
DuraGreenspan. Il master del dollaro non ha ben capito cosa
sta facendo. Con la sua fissa dell'inflazione nel sistema e la
sua ricetta molto Vecchia Economy di alzare i tassi d'interesse,
sta mandando in recessione i dinosauri come Procter & Gamble.
Mentre le NetStocks buone del Nasdaq se la ridono allegramente.

Finanziati da milioni di Net-Investitori on line e off, le star
dei listini tecnologici di tutto il mondo se ne fregano del costo
del denaro. E questo per almeno due buoni motivi:

1 Perche' i loro margini di guadagno sono elevatissimi e quindi anche il
cash flow;
2 Perche' per le acquisizioni usano la e-currency, cioe' le loro azioni
senza gravita'.

Come vi dicevo qualche mese fa, il Simulmondo trova tutti i soldi che
vuole. Chi non avrebbe finanziato la scoperta dell'America?
Raccattare money per le auto, il junk food, e le ciminiere della Old
Economia sara' sempre piu' difficile. O cambiano o muoiono.
Di fame di soldi.

E anche in Italia l'AspiraNet si e' messa in moto. Pure qui non
fara' prigionieri. Scricchiolano banche, assicurazioni e industrie.
Sulla Terraferma ormai e' tutto saturo. Cosa ve ne fate di un'altra
macchina con la benzina a 2200 al litro e senza parcheggio?

Molto meglio muovere il cervello sulla Rete che il corpo sull'autostrada.






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