di Francesco Carlà

I.net: ospita un pezzo del Simulmondo

del 22/03/2000
di Francesco Carlà

Un'altra matricola arriva al Nuovo Mercato.
Studente modello, i voti sono buoni. Eccoli.


I NUMERI DI I.NET
Offerta : 834.300 azioni, dal 24/28 marzo; quotazione 4 aprile;
Privati : 160.000 azioni;
Istituzioni : 674.300 azioni;
Lotto minimo: 20 azioni, prezzo tra i 138 e i 176 Euro;
Flottante : 20,35% del capitale (+il 9% di eventuale Greenshoe);
Significa che quasi il 30% delle azioni di I.net
saranno sul mercato dopo la IPO (collocamento);
Lock up : 12 mesi. Cioe' per un anno nessun azionista pre-Ipo
puo' vendere; possono vendere in aprile 2001;
Fatturato 99: 39.6 miliardi;
Utile 99 : 437 milioni;

I voti sono buoni anche perche' I.net ha un professore
in casa. Roberto Galimberti (presidente e amm. del.) ha
fatto tutte le tappe della information technology made in Italy.

Poi sa le lingue. I.net ha in casa British Telecom e la visione
strategica e' di respiro internazionale. Respirano forte
se e' vero che puntano a fatturare 90 miliardi nel 2000
e 180 nel 2001. Utili in crescita a quota 10 miliardi nel
2000 e 30 nel 2001. Assai confortante per una net company.

Ma allora come andra' la IPO di I.net e cosa succedera' dopo?

Il grey market sta dando gia' alcune informazioni.
Circolano prezzi dalle parti dei 300 Euro per azione.
Cioe' quasi il doppio del prezzo massimo previsto dalla societa'.

A 300 Euro I.net varrebbe sul mercato quasi 2400 miliardi.
Molti, pochi? Come al solito dipende da un mucchio di cose. Vediamo.

Una societa' che fa un mestiere simile a quello di I.net e' VERIO.
Verio, Inc. (NasdaqNM:VRIO) mette le aziende medie e piccole
sulla Rete. Li traghetta nel Simulmondo, li ospita, li accudisce.

Cosi' facendo fattura 500 miliardi in lirette, anche se perde
un bel po' di soldi. Forse troppi perfino per una net company.
Vale sul mercato 8000 miliardi con un rapporto prezzo/vendite
di 16. Cioe' vale quindici volte quello che fattura.

Con una valutazione del genere I.net avrebbe un rapporto
prezzo/vendite di 40/60 che puo' sembrare eccessivo. Quattro volte
quello di Verio. Anche se I.net potrebbe vendere molto di piu'
se la strategia di Galimberti e del top management non fosse
quella di puntare ad utili consistenti gia' nei prossimi due anni.
Senza penalizzare per questo la crescita.

E io sono d'accordo.






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