di Francesco Carlà

Internet TV: l' Internet-sdraiati

del 27/03/2000
di Francesco Carlà

Paolo Gare'
Gent.mo professor Carlà,
le faccio i miei complimenti per l'interessante newsletter
e confermo che anch'io sono rimasto un po' stupito vedendola
su RAI 3, in quanto mi aspettavo una persona ben più 'datata',
visto e considerato che ormai il suo nome ed i suoi commenti
compaiono sempre più frequentemente su numerose testate sia
cartacee che elettroniche.
Non credo però che siano necessari barba e capelli bianchi
finti per confermare la sua esperienza e la lungimiranza
delle sue intuizioni. A tale proposito le vorrei chiedere
la sua opinione circa le prospettive di sviluppo di Internet
via satellite. Crede che si tratti di una tecnologia che
prenderà piede solo in aree poco popolate (e quindi escluse
dalla cablatura in fibra ottica), o potrà entrare in concorrenza
con questa tecnologia?
Un'altra domanda: come vede il futuro degli attuali media,
ed in particolare della televisione, in prospettiva dello
sviluppo delle nuove tecnologie di comunicazione? Cosa cambierà
per noi abbonati? La saluto e la ringrazio.


INTERNET-SDRAIATI
Sdraiati per interagire la TV. Una fissa degli americani da una vita.
Io non ci credo molto. Anzi in un certo senso non ci credo per niente.

Aspetta: se Internet TV significa papa' che impugna il telecomando
e naviga felicemente mentre mamma e figli guardano, allora no way.
Nessuna possibilita' che una roba del genere esista mai.

Pensateci un secondo: gia' fa venire terribilmente i nervi che
qualcuno cambi i canali mentre gli altri aspettano. E si tratta
solo di fare un giretto per dieci o quindici channels.
Immaginate un po' che noia stare a guardare uno, che mentre seguite
Inter-Juventus, zooma su Ronaldo per sapere quanti gol ha fatto su
rigore in carriera. No way.

La tv e' il caminetto della famiglia moderna. E' nata cosi' e
cosi' morira'. Se mai morira'. Internet sara' solo la piattaforma
digitale per avere un miliardo di film a portata di mano.
Li trovi, li scegli, li vedi. Non zoomi granche'. Al massimo
partecipi a videogiochi tutti assieme. Cose tipo la Ruota della
fortuna o la caccia al tesoro interattiva.

La TV e' stata inventata per essere collettiva. Si guarda poco
da soli. E poi si guarda sdraiati, con le mani poco mobili.
Mezzo addormentati e pronti a dormire. Si guarda da lontano.
A due metri non si vedono i punti interattivi. No way.

Per questo vedo in pole position societa' che fanno pezzi
di questa piattaforma digitale. Reti veloci, eBiscom per
esempio. Ma non e' detto che siano per forza reti ottiche.
Il satellite va benissimo se non devi mandare indietro
grandi quantita' di dati. Quindi e' perfetto per i pochi
bit che servono a dire si' o no quando ordini qualcosa
o quando scegli una direzione.

Vedo bene in America fornitori multipli come Scientific
Atlanta (SFA), di cui vi ho parlato gia' mesi fa e che da
allora e' cresciuta del 70 per cento.

Una cosa che puo' funzionare e' il T-commerce. Si vende
e si compra con la TV. Casalinghe ordinano merce con i
loro televisori interattivi collegati alla Rete.
Ammesso che le casalinghe esisteranno ancora e non solo
come specie protetta.

Altre due societa' da tenere d'occhio potrebbero essere
OPEN TV e Liberate. Fanno software indispensabile per
far funzionare la tv interattiva su Internet. Aggiungo
Gemstar, che mi piace piu' di tutte quelle che ho nominato
finora, insieme ad AOL che con la sua AOL TV sta per fare
leva sulla sua potenza di fuoco e sull'accordo con Time-
Warner. Che se serve a qualcosa serve proprio alla parte
televisiva degli sforzi globali di America on line.

Vincera' chi capisce meglio e prima come funziona davvero
l'Internet-sdraiati. Chi insegue la TV interattiva perde.






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