di Francesco Carlà

IPO: dipende dal prezzo

del 19/04/2000
di Francesco Carlà

La comunicazione viaggia veloce sulla Rete e nel Simulmondo.
Cosi' moltissimi hanno imparato in fretta parole nuove.
IPO e' una di queste parole. Sta per Initial Public Offering,
ma quasi tutti sanno che vuol dire Arriva Una Societa' In Borsa.

Dove? Come? Quando? Quanto vale?

Dove: al Nuovo Mercato in Italia o in Europa o al Nasdaq;
Come: con un'offerta di vendita di azioni al pubblico;
Quando: spesso, ormai sempre piu' spesso. In futuro ancora di piu'.

Quanto vale?

Ecco la domanda chiave. La risposta? Se la domanda la fate
a Warren Buffet, leggendario investitore di Wall Street e
uomo piu' ricco del mondo a parte William Gates, lui vi licenzia.
Come dire che il prezzo lo decide il mercato.

Vero?

Mica tanto. In realta' il prezzo lo decide la societa' che va
in borsa. Anzi lo decidono i suoi imprenditori d'accordo con
i consulenti. Un sacco di valutazioni e conti e poi fanno il prezzo.

E a volte lo sbagliano clamorosamente. Per difetto o per eccesso.

Sbagliarono quando decisero che Tiscali valeva 45 euro cadauna.
Sbagliano in questi giorni per Freedomland che cala il primo giorno.

Ma perche' sbagliano?

Per avidita' e presunzione;
Per poca confidenza con le regole di Internet;
Per poca conoscenza delle regole della New Economia;
Per poca esperienza della natura della finanza tecnologica;

A volte poi sbagliano perche' non sanno quello che vendono.

Il mercato sa che sbagliano e li punisce.
E se sbagliano per difetto, ma accade sempre meno, li premia.
Ma ecco la vostra domanda: 'Vale ancora la pena fare la fila
per comprare una IPO?'

Dipende dalla societa'. E dipende dal prezzo.

Ps.
La newsletter di domani sara' dedicata all'apertura del sito
di Finanza World, la casa della Finanza Democratica.
Dovreste trovarci tutto quello che mi avete sempre chiesto.

Spero.






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