di Francesco Carlà

Internet libera. Tutta!

del 2/05/2000
di Francesco Carlà

Alla fine non e' successo nulla.

La richiesta di spaccare Microsoft in due societa' non ha avuto grandi effetti.
Anzi sembra che il Nasdaq sia sempre convinto che Gates risorgera': +5.29%.
E Wall Street registra con soddisfazione: Dow su 0.73% e Nasdaq +2.52%.

Ma l'effetto ottovolante continuera' fino all'estate.

Nel frattempo forse avete letto l'intervista di Soru di ieri a Repubblica.
Il presidente di Tiscali dice una cosa giusta e una sbagliata.
Quella giusta e' che non si può pensare di dare le licenze UMTS solo
a chi offre di piu'. Si devono considerare anche altri fattori.

Anzi io sono ancora piu' drastico: l'UMTS come le future reti ottiche
devono essere aperte a tutti. Nessuno deve poter proibire l'accesso
al Simulmondo a nessuno. E comunque chi ci provera' verra' punito dagli
abbonati. Perche' la gente preferisce vivere dove c'e' la liberta'.

Nessuno andra' nelle reti recintate col filo spinato. Ci si vive male.

Oltretutto sono in arrivo novita' sul possibile utilizzo di frequenze
finora non usate (gli americani la chiamano Ultrawide Band) e che sembrava
non si potesse usare per via del disturbo che dava ai GPS.

Invece tre aziende americane sembra abbiano trovato il modo per usare questa
banda larghissima senza disturbare altre comunicazioni e in particolare
una di queste societa', Time Domain che non e' quotata in borsa,
sembra in ottima posizione per sviluppare dispositivi che usano
queste frequenze Ultrawide. Le istituzioni americane starebbero per
dare il via alle sperimentazioni ufficiali. Questo per dire che
forse la scarsita' di banda larga etere non e' poi cosi' scarsa.

Ma Soru dice una cosa sbagliata quando sostiene che una societa' come
Tiscali deve dare Internet in tutti i modi possibili.

Non sono d'accordo per niente.

L'Internet-in-piedi (UMTS) sarà un tipo di Internet.
L'Internet-seduti (PC) un altro tipo.
L'Internet-sdraiati (WEB-TV) un altro ancora.

Ed e' assai comprensibile che i gestori di cellulari ambiscano ad essere
i vincitori dell'Internet-in-piedi.
Come e' molto probabile che Rai e Mediaset saranno in prima linea
nell'Internet-sdraiati.

Anche perche' la famosa convergenza di cui parlano in molti non ci sara'.

Esistera' invece una forte specializzazione nei vari settori di Internet
e della comunicazione digitale. E ogni attore sara' protagonista in
un settore e magari comprimario oppure assente in un altro settore.

Dipendera' dalla vocazione originale, dalla forza finanziaria, dalla natura
delle tecnologie specifiche, dalle alleanze collaterali e da un mucchio
di altri fattori alcuni ancora sconosciuti oggi.

Soru e' riuscito ad essere uno dei primi nell'Internet-seduti e dovrebbe
rafforzare il suo primato in quel settore. Che oltretutto restera' per un
bel po' l'unico tipo di Internet. E forse sara' sempre il piu' completo.

La vera Internet-in-piedi esistera' a partire dall'UMTS.
Il Wap non funzionera' granche'.
La vera Internet-sdraiati esistera' dalle fibre ottiche in poi.
La WebTV sulle linee telefoniche non funzionera'.

Invece l'Internet che abbiamo gia', quella sul Pc, ha grandi margini
di miglioramento. E di espansione. A partire dall'Adsl che sara' la prima vera
Internet veloce e su cui Tiscali puo' mantenere la leadership.

A patto di essere rivoluzionaria e fulminea come e' stata sull'Internet gratis.






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