di Francesco Carlà

Volumi di fuoco

del 5/05/2000
di Francesco Carlà

Ieri il Nasdaq ha fatto benino scambiando meno della meta' delle azioni di gennaio.

Cosa sono i volumi bassi degli scambi?
Ogni tanto qualcuno di voi me lo chiede.
Semplice: volumi bassi uguale poche azioni comprate o vendute.

Ma perche' e' cosi' importante studiare i volumi?

Beh a parte che e' importante sopratutto per chi fa day trading.
Cioe' compra e vende a breve e brevissimo termine.
Pero' guardare i volumi complessivi degli scambi in un mercato come il Nasdaq fa venire delle idee.

Per esempio mi sono accorto che a volumi bassi corrisponde spesso l'effetto ottovolante.
Perche' su un tappeto di pochi acquisti e vendite ogni oscillazione fa pendere bruscamente la bilancia da una parte o dall'altra.
Con relative montagne russe.

Un'altra cosa interessante e' che quando i volumi sono bassi l'effetto annuncio funziona meno.

Cos'e' l'effetto annuncio?
Avete presente quando una societa' che dormicchia informa che ha fatto qualcosa di importante?
Di solito il titolo in borsa sale.
Come la Lazio che rincorre la Juventus.

Bene, quando i volumi sono bassi questo succede meno.

Naturalmente sto parlando sopratutto di titoli Internet e tecnologici.
Societa' che di solito non hanno un grande flottante.
Il flottante e' la parte del capitale azionario di una societa' scambiato in borsa.

I volumi degli scambi rimarranno bassi fino ad agosto.
E il mercato finanziario dei tecnologici andra' avanti tra alti e bassi.
Fino al risveglio che vedremo quando usciranno i nuovi film americani, cioe' un po' dopo Ferragosto.

Quei giorni nascera' una nuova moda tecnologica, come nel 1998 il B2C e nel 1999 il B2B.
Un fiume di IPO si riversera' ancora nelle borse tech di tutto il mondo e il Nasdaq dettera' i ritmi.

Vedrete che in quei giorni i volumi saranno altissimi. Volumi di fuoco.






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