di Francesco Carlà

Francesco Carla’ risponde: IPO, Biotech, Stop loss etc.

dell' 11/07/2000
di Francesco Carlà

Mario Zoboli
-Convengono ancora le IPO?-

Ciao Francesco, mi chiamo Mario Zoboli e sono di Sassuolo (MO).
Oltre a dirti che sei un grande, volevo proporti una riflessione
sulle IPO di titoli Hi-Tech:
C'era una volta il bel tempo (bello per noi piccoli investitori)
in cui società come Finmatica venivano collocate sul mercato ad
un prezzo calcolato sui fondamentali canonici sempre usati:
questo significava una grande gioia per chi era sorteggiato:
ricordo ancora Finmatica (collocata a 5 euro) cercare di aprire
il primo giorno di negoziazione a 29 euro circa. Oggi invece
sta succedendo l'opposto: le IPO vengono fatte a prezzi che
scontano già gli astronomici multipli di settore e il sottoscrittore
da fortunato diventa sventurato: l'ultimo esempio di oggi sono le
azioni Caltagirone che cercavano di aprire con un 20% in meno circa
rispetto al prezzo di collocamento, o un altro esempio sono le azioni
Freedomland collocate intorno ai 100 euro (mi sembra, anche se non
ne sono sicuro) e che oggi navigano intorno ai 50.
La mia riflessione di oggi è dunque la seguente: seconde te le
società non si stanno presentando alla Initial Public Offering un po'
troppo gonfiate?
Sarebbe bellissimo poter avere un tuo parere in merito.

-Carla'
In effetti le cose stanno piu' o meno come dici tu con qualche
aggiunta: i mercati finanziari sono naturalmente prima di tutto
appunto mercati. E come tali si comportano. Quindi tengono in
conto molte delle condizioni che fanno muovere i mercati e i
prezzi, per esempio domanda ed offerta. L'effetto di diluizione
che ne consegue per via dell'aumentata offerta e della stabile
domanda e' quindi abbastanza comprensibile.
Ma certo alcune societa' si sono presentate al Nuovo Mercato
un po', come dire, ottimiste. Smile.

Pierluigi Corsini
-Ho usato il tuo metodo-

Cosa ne pensi di Virologic (Nasdaq VLGC)? Dopo aver investito in titoli
della tua lista per il 2000, ho voluto provare a seguire il tuo consiglio;
Ho identificato un settore (biomedico), fatto delle analisi, operato
delle scelte ed acquistato il titolo suddetto a 15,5 $.
Due giorni dopo eccolo balzare a 20,88 (+35% !!).
Ritieni possa continuare? Saluti e complimenti (sinceri).

-Carla'
Beh intanto nel frattempo VLGC e' a quota 24 e 3/8 e immagino che la tua gioia
sia proporzionalmente in crescita, smile.
Se puo' continuare? Come sai io non do mai consigli individuali.
Comunque VLGC e' una societa' poco giudicabile al momento: il fatturato
e' bassissimo e le perdite alte, cosa abbastanza tipica nel biotech.
Come al solito vedremo.

Fabio Esposito
-Stop perdita: stop loss-

Egregio Prof. Carlà,
Sono ormai mesi che la seguo nell'avventura di Finanza World,
ed inutile dirlo: è stata proprio una gran bella trovata!
Vengo al dunque: nell'ultima newsletter (6/7/00) dedicata all'
analisi delle società tecnologiche, parlando dei tempi e dei modi
di entrata e di uscita su un titolo, Lei ha parlato di stop loss "automatici".
Premesso che conosco il significato di questo termine (tecnica che serve a
contenere le perdite quando un titolo scende al di sotto di una data soglia
di prezzo), mi chiedo come si impostino "automaticamente", giacchè inserendo
un ordine di vendita ad un prezzo pari allo stop loss, il circuito telematico
della Borsa me lo esegue in ogni caso, evidentemente perchè il prezzo a cui
quota in quel momento il titolo è migliore (cioè + alto) di quello da me
inserito (e che costituisce per me lo stop loss!).
Adesso non so se la mia domanda è stupida, ma le sarei grato per un suo chiarimento.

-Carla'
Per stop loss automatici intendevo eseguiti automaticamente dal broker.
Comunque sì, il suo broker le esegue ugualmente l'ordine di vendita
perche' il prezzo e' migliore e perche' il suo ordine diretto ha la priorita'.

Enrico Guidolin
-Sell the rumours-

Salve, già più volte le ho scritto (ottenendo tra l'altro la
sua risposta nella sua ormai famosa newsletter), vorrei sapere
che cosa è successo a Broadvsion (BVSN: Nasdaq) visto che è una
ottima società gia più volte da Lei segnalata e che in un giorno
è caduta di oltre il 20%; è forse come dice Lei nel suo libro che
venti giorni prima delle trimestrali che cadono alla fine di
giugno tutti sono con gli occhi incollati sul video e vendono le
società in cui ci sono rumors di utili inferiori alle previsioni
come dice ancora Lei sul suo libro "buy the rumors and sell the news"
però al contrario?
Cioè solamente sell the rumors???

-Carla'
Ahime' nel caso di Broadvision (BVSN) c'e' anche dell'altro e piu'
precisamente il fatto che la societa' ha perso una commessa
da American Airlines, una grossa compagnia aerea americana.
Questo significa due cose:
1 BVSN perde un po' di fatturato, ma questo e' il meno;
2 BVSN perde per la prima volta una importante gara e questo conta di
piu' nella lotta per lo standard tra le societa' che fanno software
e programmi per sviluppare grossi siti Internet.
Per inciso: la gara l'ha vinta ARTG (Art technology).

Enio Meco, Piero Colangelo e moltissimi altri Fwiani
-Che fine fara' Finmatica?-

-Carla'
Il mercato non sembra aver preso benissimo la strategia di
diversificazione anche strutturale intrapresa da Crudele e Finmatica.
soprattutto non ha preso bene le dichiarazioni sui 3 spin off, cioe'
sull'idea di quotare separatamente tre societa' che adesso sono
dentro a Finmatica. Questo perche' la holding, cioe' Finmatica,
ovviamente perderebbe valore secondo il mercato. Una cosa simile
e' successa a Bipop quando ha prima annunciato e poi cambiato idea
sullo spin off di Fineco.
Tornando a Finmatica, le cose sono poi migliorate nei giorni seguenti
con le dichiarazioni che prevedono la quotazione al Nasdaq o in
altri listini americani (Amex o Nyse). Da queste recenti vicende
si puo' dedurre una cosa: anche da noi la comunicazione finanziaria
sta assumendo un'importanza strategica che prima non aveva.
Della serie: la gente capisce sempre meglio e sempre di piu'.
Meno male.






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