di Francesco Carlà

Napster non lo ferma nessuno

dell' 8/11/2000
di Francesco Carlà

E' quello che deve aver pensato BMG, una delle big della musica.

E con la pragmaticita' dei tedeschi, Bertelsmann ha fatto
un controverso accordo con Napster che significa per il
popolarissimo tool musicale uscire dalla clandestinita'.

Tutti sapete cos'e' Napster: andate sul sito www.napster.com,
scaricate il coso, ve lo mettete sul vostro Pc e...
flash! Avete tutta la musica del mondo a portata di mano.

E quando dico tutta intendo TUTTA.

E la cosa furba e' che ci mettete un secondo a trovarla:
basta scrivere il nome del musicista e in pochi secondi
appare tutto quello che esiste sul musicista medesimo.

E non importa se stiamo parlando degli U2 o di Bach. Fa lo stesso.

C'e' tutto e potete scaricare in pochi minuti qualunque
brano in versione mp3 e poi sentirlo sul Pc o sbatterlo
nel vostro MP3 player. E suonarlo. Fatto.

Talmente facile che in pochi mesi, virus, Napster l'hanno
scaricato in 38 milioni. Dilagante. Questo genere di
software si chiama P2P, che sta per Peer to Peer, cioe'
da un amico a l'altro. Come le figurine.

Con la differenza che se le figurine le date via non le avete piu'.

Invece qui se vi tolgono un pezzo dei Red Hot Chili Peppers
dall'hard disk, nel vostro disco rigido c'e' ancora.
Ma c'e' anche in quello di chi ve lo ha preso. Facile.

Cosi' orribilmente facile che le case discografiche sono terrorizzate.

E hanno fatto causa a Napster riuscendo quasi a farlo chiudere.
Quasi. Perche' poi i giudici americani, incerti come
sempre tra business e liberta', lo hanno tenuto aperto
fino a nuovo ordine. E nel frattempo BMG ha capito che
Napster e i suoi 38 milioni di users non si possono ignorare.

Anche perche' una ricerca ha informato che il 41% di quelli
che usano Napster ha comprato piu' dischi di prima. Non meno.

E adesso?

I passaggi saranno ancora lunghi, ma Napster ha preso la
strada giusta. Da strumento clandestino anche se popolarissimo,
sta per diventare lo standard per la promozione, la diffusione,
e la vendita di musica sulla Rete.

Anche se una domanda resta: quando si paghera', Napster sara'
ancora cosi' appetibile? E non succedera' per caso che
mille cloni di Napster gratis ruberanno i milioni di users
al Napster legale spostando il problema da un sito all'altro?

La risposta, my friend, soffia nel vento. Proprio come la musica.

Francesco Carla' e' andato a caccia di occasioni e svendite
nel mondo tribolato delle netstocks. Volete sapere cosa ha
trovato? Cliccate subito qui:
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