Yahoo! e la resa dei conti
di Francesco Carlà
-Andrea Ogliotti
Caro prof. siamo ad una delle rese dei conti che questo
difficile 2001 ci proporra'. YAHOO! per la prima volta
presenta dei risultati trimestrali con notizie negative
ed il titolo perde il 20% nell'after hours dopo una cura
dimagrante che ne aveva già ridotto la quotazione dell'80%.
Ed allora ? Questo non è solo l'anno di transizione in
attesa di banda larga e umts ma e' anche l'anno in cui
verranno messe duramente alla prova le capacità dei vari
management di fronte a risultati negativi
e le coronarie degli investitori di fronte a titoli che
faticheranno molto con i loro multipli. La speranza e'
che il mercato, che anticipa i corsi, possa aver in
parte almeno gia' scontato questa crisi.
Ma se Yahoo! apre con questi risultati cosa ci dobbiamo
attendere? Ai posteri... (ed a te) l'ardua sentenza.
-Carla'
A quanto pare Greenspan ha colpito davvero duro
se nemmeno i reggiseni si vendono piu' come una volta.
Playtex ha appena confermato utili in diminuzione. Bah.
biz.yahoo.com/rb/010111/z.html
Smile.
Ma veniamo a Yahoo! che preoccupa tanto Andrea e moltissimi
altri Fwiani: sanno assai bene che se Yahoo! piange
tutta Internet mica ride poi tanto.
Cosa accadra' questa volta?
Ieri sera tardi ho aspettato i risultati di YHOO sul
Forum Nasdaq di Finanza World, come sempre attivissimo
e pieno di persone in gamba. Mentre leggevo i commenti
dei Fwians in attesa, e' arrivato finalmente il lungo
documento trimestrale che in questo caso e' pure
annuale visto che si tratta dell'ultimo quarter.
Riassumo:
1 Utili (earnings) in linea con le attese di Wall St.,
il che significa, nelle regole non scritte di Yahoo!,
risultati deludenti visto che il portale dei portali
aveva sempre strabattuto le previsioni degli analisti;
2 Outlook o guidance 2001, che sarebbero le previsioni di
quelli che comandano in Yahoo!, in calo rispetto alle
attese: nel 2001 Yahoo! e' convinto di fatturare
1.2/1.3 miliardi in dollari (nel 2000 sono stati 1.1)
e di avere dei margini di utile (ebidta li chiamano,
una sigla che vuol dire ‘utili prima delle tasse,
deprezzamenti e ammortamenti') del 25/30% invece del
37% medio del 2000.
Ci sono un sacco di altri numeri interessanti nei dati
di Yahoo! di questo quarto trimestre 2000, e se volete
potete andarli a leggere tutti qui:
biz.yahoo.com/bw/010110/ca_yahoo.html
Nel Forum di FW i dati sono stati presi cosi' cosi'.
E anche l'after hours del Nasdaq non e' che abbia
esultato. Anzi: meno 25 per cento ad un certo punto
per poi assestarsi sul meno 20 per cento.
Mentre scrivo Yahoo! sta recuperando ancora.
Ma insomma, che sta succedendo? Yahoo! fallira'
portandosi dietro Internet? No. Yahoo! non fallira'
e Internet nemmeno. I dati vanno letti tutti e fino in fondo.
Due cose si possono dire:
1 Yahoo! ha sottovalutato la possibile crisi delle
net companies B2C e si e' fatto beccare scoperto
e dipendente dalla pubblicita' come fondamentale
fonte di ricavi: il 90 per cento nel 2000 e
ancora l'80/85 per cento nel 2001;
2 Al contrario di AOL, ha voluto restare indipendente,
considerandosi orgogliosamente la regina della Rete,
e paghera' questo peccato di orgoglio.
Paghera' o ha gia' pagato?
E gia' perche' questa e' la domanda fondamentale:
Yahoo! e' lontanissimo dai massimi toccati un anno
fa ed e' stato gia' punito sonoramente a Wall St.
Ma come azienda va benissimo ed e', incredibile
a pochi anni dalla fondazione, uno dei marchi piu'
conosciuti del mondo. Trentottesimo posto assoluto.
In borsa vale circa trentamila miliardi/lire. Troppi? Pochi?
Se guardiamo al P/E (rapporto tra prezzo delle
azioni e utili) troppissimi: 305 ieri. Secondo
le regole auree del value investing un P/E di 15
e' gia' allarmante. O quasi. Warren Buffett non
comprerebbe Yahoo! per nessun motivo.
Warren Buffett no. E gli altri?
Francesco Carla' prosegue le sue riflessioni
su Yahoo! e sul valore reale delle net
companies. Basta cliccare qui:
www.finanzaworld.it/newsdisp.asp?id=5543&a=1
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