
Il Nasdaq e la recessione
di Francesco Carlà
Oggi Wall Street e' chiusa e meno male.
Durante il week end si sono rincorse due tendenze:
1 Le imprese: Chambers, capo di Cisco, non la manda a dire:
'Non importa quello che dicono le statistiche: basta
chiederlo a chiunque nell'industria manifatturiera
americana: la recessione e' gia' qui; altro che soft
landing!'.
2 Gli economisti: Un sacco di indicatori convergono a
raccontare la stessa storia: c'e' stata una frenata
bruschissima dei profitti nelle imprese americane
a partire dalla fine dell'estate, i magazzini sono
cresciuti troppo insieme alle scorte, ma la tendenza
si e' gia' invertita:
www.businesscycle.com
Chi ha ragione? Io vedo tre questioni avanti a tutte le altre:
1 Che qualcosa potesse andare storto nella crescita
infinita dell'economia americana era abbastanza
probabile gia' alla fine dell'estate:
www.finanzaworld.it/newsdisp.asp?ID=2199&a=1
2 Che il Nasdaq stia simulando fino in fondo questa
bruschissima frenata (senza ABS) dei tecnologici
e' altrettanto visibile e globale; da qui l'atteso
cedimento del Nuovo Mercato:
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=361&a=1
3 Ma ecco il punto: la finanza e le borse simulano,
scontano in anticipo gli scenari che, forse, si
verificheranno nel futuro prossimo. Cosi' quando
sale poco per il boom di Ciena e crolla molto per
il disastro di Nortel, il Nasdaq ha deciso cosa simulare.
Il Nasdaq sta simulando la recessione.
Se volete leggere i commenti e le previsioni di
Francesco Carla' sulle news e le voci dalle borse
di tutto il mondo cliccate subito qui:
www.finanzaworld.it/newsdisp.asp?id=6426&a=1
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Grazie, Vs. Francesco Carla'
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