di Francesco Carlà

L'occhio del ciclone

del 13/03/2001
di Francesco Carlà

Sto guardando l'indice del Nasdaq e segna 1924.

Ieri hanno venduto quasi tutti perche' alla fine
ha chiuso giu' del 6,30 per cento.

Fare delle valutazioni a breve non serve a molto,
come sempre. Molto piu' utile e' ragionare sui
numeri veri. Ecco alcune domande che hanno
un certo valore:

1 Aziende come Cisco (50), Emc (43), Nokia (30),
Oracle (14) possono continuare ad avere un
rapporto tra prezzo ed utili cosi' 'basso'
(e' il numero tra parentesi) se il rallentamento
dell'economia americana e globale non si tramuta
in una lunga recessione?

2 Cosa puo' fare a questo punto l'Esorcista per
far ragionare le borse mondiali e l'economia
degli Stati Uniti, visto che non sembrano particolarmente
impressionate dalle forbici dei suoi tagli dei tassi?

3 Il sentiment globale e' il piu' nero degli ultimi
dodici mesi. In un anno il Nasdaq ha mandato giu'
per le scale un diluvio di valore pari piu' o meno
al sessanta per cento della capitalizzazione
di marzo 2000. Bastera' questa nerissima unanimita'
a far scattare la reazione dei mercati?

Nella mia rubrica quotidiana sul Corriere della Sera web
(www.corriere.it) ho risposto ad uno dei tanti lettori
allarmatissimi. Eccolo qui:

-Federico Comellini
Il Nuovo Mercato e Piazza Affari stanno seguendo
a ruota il Nasdaq e i mercati americani e il Giappone.
Con il venerdi' nero della scorsa settimana
e il lunedi' nerissimo di ieri, gli scenari sembra
stiano diventando davvero cupi e parecchi si
attendono un vero crollo globale anche per
colpa dei problemi dei giapponesi.
Dobbiamo davvero tremare?

-Carla'
In effetti la tremarella sta attraversando tutte le borse
del mondo. La gente ha paura per i propri investimenti
e gli speculatori invece fanno il surf su questo Orso
incavolatissimo, piu' o meno come lo facevano con il
Toro scatenato di 14 mesi fa. Tutti vorrebbero sapere
come andra' a finire. Ci sara' un crollo finale a
Wall Street e al Nasdaq? E che succedera' al Nuovo Mercato
e a Piazza Affari in Italia?

Io penso un mucchietto di cose:

1 Il Nasdaq non e' lontano dal fondo del barile. Sarebbe
probabilmente gia' ripartito se non ci fosse stato il
problema del rallentamento dell'economia. Le societa'
migliori non sono piu' sopravvalutate e si riprenderanno
appena si schiarira' l'orizzonte economico e la visibilita'
sul futuro sara' migliore;

2 Piazza Affari e il Nuovo Mercato devono ancora vivere
tempi duri perche' le societa' che si sono quotate
nel 2000, soprattutto al Nuovo Mercato, hanno spuntato
valori effervescenti. Troppo frizzanti. Perderanno altre
bollicine strada facendo.

Ma in questo momento quello che conta davvero sta in due
parole: buone notizie. E' di questo che hanno bisogno le borse.

Giusto il genere di notizie che scarseggiano in questi giorni.

Francesco Carla' continua il ragionamento su questa
tempesta delle borse e dei mercati finanziari.
Non dovete fare altra mossa se non cliccare qui:
www.finanzaworld.it/newsdisp.asp?id=6960&a=1






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