di Francesco Carlà

I giochi miliardari

del 19/03/2001
di Francesco Carlà

-Carla'
Fabrizio Ascoli si e' accorto che il gioco
e' un gran business su Internet e nel Simulmondo.
Del resto i quiz e i games sono un grande
affare anche in TV: il Miliardario, Quiz show,
Greed etc etc... e qualcuno si ricorda ancora
del Rischiatutto di Mike Bongiorno e dei suoi
personaggi: la signora Longari, Inardi e i soldi.

Sulla web c'e' un gioco di ruolo fantasy che sta
facendo affari d'oro, si chiama everquest:
www.everquest.com
ma c'e' anche la community degli appassionati italiani:
www.everquest.it

360.000 persone pagano 10 dollari al mese per
giocare e, a quanto pare, aumentano di continuo.
Significa che sette miliardi in lirette rotolano
a casa di Everquest tutti i mesi, il che fa
la rispettabile cifretta di una ottantina di
miliardi all'anno. I costi non li sappiamo,
ma si ha la sensazione che i margini siano alti.

Sentiamo il Fwiano:

-Fabrizio Ascoli
Gent.mo sig. Carla',

Sono un laureato in economia aziendale di 28 anni
da sempre appassionato di tecnologia ed in particolare
di information technology.
Le scrivo in riferimento alle sue considerazioni
in merito al "cosa pagheremo nel Simulmondo",
che personalmente ho trovato interessantissime.

Da circa un anno o poco piu' ho scoperto l'esistenza
dei MORPG (Multiplayer Online Role Playing Games)
che danno la possibilita' a un numero altissimo di
abbonati (fino a 3,000 su uno stesso server o in altre
parole "mondo", per quello che so io) di vivere
un'esperienza interattiva veramente unica.

Di fatto il MORPG è la trasposizione del Gioco di Ruolo (RPG)
nel "Simulmondo", con giocatori che si incontrano, si parlano,
si riuniscono in team, si avventurano, comprano, vendono
e si divertono assieme.

Si crea una vera e propria comunita', con amicizie,
rivalità, obiettivi comuni o discordanti, idee... insomma,
un qualcosa di veramente unico che solo l'implementazione
del web ai videogiochi (perchè di videogioco si tratta
fondamentalmente) poteva permettere.

Leader incontrastato di questo giovanissimo e promettente
mercato e' la Verant Interactive (V.I.), una societa'
con sede a San Diego che ha stipulato un accordo di
joint-venture con la Sony (che permette ai server della V.I.
di "uscire" alla spaventosa velocità di 500 Mbit/sec) ed il
suo MORPG "Ever Quest".

Intorno ad Everquest si sono generati una serie di eventi e
fenomeni che in questa sede e' molto difficile sintetizzare
(da cui accenni di studi universitari a livello sociologico),
ma in poche parole si e' formata una fidelizzazione ed un
attaccamento al "mondo Everquest" (principalmente in USA,
in Italia e' molto poco diffuso per il momento) mai
riscontrata in precedenza per un videogioco comune,
la cui vita media e' generalmente quella di un mese.

I numeri della crescita sono spaventosi:
200,000 abbonati attivi dopo il primo anno, oltre 300,000
nel momento in cui Le scrivo. Da notare che con "abbonati attivi"
non si intende il numero complessivo di persone che hanno
acquistato EverQuest, ma il numero di persone che possiedono
un "account" attivo (ossia pagano il fee mensile).
Ognuno di questi abbonati paga mensilmente un fee di 10US$ !!!
Tutti sono contenti di pagarli e nessun altro puo' dire
"Io lo faccio gratis, venite da me".

Spero di non averla annoiata e di averle fornito
ulteriori spunti di riflessione.

-Carla'
Mi sembra che una cosa la possiamo gia' dire:
fare soldi nel Simulmondo significa pensare
in un modo che non funzionerebbe sulla Terraferma.
Anche quando si gioca.


Alan Greenspan, l'Esorcista, e' forse uno dei pochi
catalizzatori in circolazione capace di dare una
botta all'Orso dilagante. Ci provera' martedi 20?
Francesco Carla' parla di questa settimana in borsa.
Per leggere dovete soltanto cliccare subito qui:
www.finanzaworld.it/newsdisp.asp?id=7100&a=1






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