Yahoo!: quel che resta del giorno
di Francesco Carlà
La crisi della pubblicita' ha dato un morso al sedere di Yahoo!
Il segno e' ancora stampato nel valore del titolo:
meno di 20 dollari dopo essere stato anche a quota 250.
Gli errori di Yahoo!, da cui i morsi di Wall Street,
sono abbastanza evidenti e ve ne ho parlato spesso:
1 Non usare lo smodato valore di mercato pre-crash Nasdaq
per comprare una bella bestia multimediale come ha fatto
il previdente Steve Case di AOL con Time Warner;
2 Non mettere da parte un po' di orgoglio di bandiera
per portarsi a casa il mega-accordo con Ebay che un anno
fa si poteva e doveva fare.
Peccati di orgoglio e di gioventu'.
Yahoo! ha pensato di poter fare tutto da solo, ma
poi e' arrivato l'inverno e i banners sono diventati
minigonne troppo corte per coprirsi a dovere.
Brrrrrrrrrr!
Aol aveva messo al caldo 29 milioni di abbonati paganti,
il coniglio Bunny, Madonna e Time magazine. Ebay ha continuato
ad organizzare qualche miliardo di aste on line e ad incassare
ricche percentuali a costi quasi zero.
Yahoo! niente. Solo miliardi di pagine viste. Senza sponsor.
Ma da errori come questi si puo' riemergere piu' forti
di prima, se si ha una brand e un seguito mondiale
come quello di Yahoo!?
Possibile? Forse, ma come?
Avete presente quel film con Anthony Hopkins che fa il
maggiordomo e lavora giusto nella grande casa dove
si decidono i destini dell'Europa?
'Quel che resta del giorno'.
www.cineporto.com/cinep96/2483.htm
Yahoo! e il suo quartier generale di Santa Clara a
Silicon Valley, hanno fatto piu' o meno come quel
maggiordomo e la sua governante (Emma Thompson):
hanno lavorato duro senza accorgersi che fuori il
mondo (Simulmondo e Terraferma) cambiava di nuovo.
Poi e' scoppiata la guerra e non ha fatto prigionieri.
Ma in fondo la costruzione era solida, la grande
casa e' in piedi (quella del film e quella di Yahoo!)
e serve qualcuno di un altro mondo che dia qualche
consiglio in punta di piedi.
Nel film arrivava l'attore di Superman.
A casa-Yahoo! e' arrivato, tanto per cambiare,
uno di casa-Time Warner, l'ex capo per essere
precisi, Terry Semel, non conosciutissimo, ma
della vecchia guardia recente del multimedia globale.
dailynews.yahoo.com/h/nm/20010417/wr/yahoo_chairman_dc_5.html
Terry Semel e' il nuovo boss al posto di Tim Koogle.
Semel e' uno del versante contenuti e forse Wall Street
avrebbe preferito qualcuno capace di far resuscitare
il business della web-pubblicita'.
Ammesso che per ora sia resuscitabile.
Il punto e' sempre lo stesso: riuscira' Semel dove ha
fallito Koogle e dove hanno fallito moltissimi altri
net-imprenditori?
Sapra' trasformare milioni di abbonati in profitti sonanti?
Per leggere le notizie, i dati e i commenti di FW su
Wall Street, il Nasdaq, Piazza Affari e Nuovo Mercato:
L'Espresso, Pirelli, Bipop etc etc. Dovete solo cliccare qui:
www.finanzaworld.it/newsdisp.asp?id=7824&a=1
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