di Francesco Carlà

Tre cose da capire bene sugli investimenti

dell' 8/05/2001
di Francesco Carlà

-Ennio Truscelli
Ciao Francesco, sono una vecchia conoscenza.
Ormai ho letto il tuo libro sette volte e devo
ammettere che da quando un mio caro amico mi ha
mandato in omaggio la tua prima newsletter (era marzo
dello scorso anno) la mia vita e' cambiata. Non sto
scherzando! Sono molto piu' sicuro e disciplinato
nell'approccio con le mareggiate dell'oceano Nasdaq,
anche se di acqua ne ho bevuta...

Avrei bisogno di fare delle riflessioni insieme a te.
Proprio ieri rileggendo prima di andare a dormire una
parte del libro e tenendo conto dell'atteggiamento del
Nasdaq in questi ultimi sette mesi mi sono venute in
mente tre cose.

Prima cosa.
Sui tuoi comandamenti ecc, consigli di essere
rigidissimi sul controllo del rischio dopo lo
stock-picking. Domanda: ma se consigli sempre di
operare a lungo termine a causa della potenza
dell'interesse composto, perche' bisogna stare col
grilletto pronto?
Lo so, rischi di non sfracellarti, ovvio !
Ma...il lungo termine a 'sto punto va a farsi benedire?
Please illuminami !

Seconda cosa.
Ripeti fino alla nausea una massima sublime di Mr. Lynch
che e' quella di non pensare mai di anticipare il
mercato perche' e' quasi impossibile, mai comprare al
minimo e mai pensare di vendere al massimo.
Ma allora ti chiedo perche' scrivi che e'
importantissimo (e sono pienamente d'accordo) saper
comprare bene (sul libro dici: 'Aspetto che le AOL
atterrino. Poi compro'...). Domanda: che relazione c'e'
fra quello che fai con le AOL e quello che dice Mr. Lynch?
Ti sembrera' stupido ma qualcosa mi sfugge...
Sperandeo un famoso investitore americano dice che la
disciplina paga sempre e se un titolo scende bisogna
vendere SUBITO. Ma allora Sperandeo fa a cazzotti con
il lungo termine ?

Terza ed ultima cosa.
In un momento come questo secondo te la tua tecnica,
per me mirabile, di scalare in alto o in basso le azioni
ha un senso quando l'ottovolante impazza ?

Grazie mille dell'attenzione e un e-abbraccio.

-Carla'
L'idea che ci sia qualcuno che legge il mio libro
prima di dormire, mi riempie di malcelato
orgoglio. E naturalmente mi spinge a riaffrontare
questioni gia' analizzate insieme un sacco di volte.

Repetita juvant.

Prima cosa: Come si conciliano controllo del rischio
e lungo termine?
Si conciliano facilmente: le intuizioni d'investimento
possono, e spesso succede, non essere premiate dal
mercato. Con societa' volatili e scenari mutanti
come quelli tecnologici puo' succedere con regolarita'.
In questo caso vendere non e' una cattiva idea.
Ma puo' anche succedere il contrario: le societa'
si rivelano talmente ben scelte da raggiungere in
un tempo mooooolto piu' veloce del previsto gli
obbiettivi di investimento stabiliti.
Anche in questo caso si puo' vendere senza pentimenti.
Il lungo termine e' un grande alleato, ma il
'buy and hold' ('strategia da cassettista' come la
chiamano in Italia) non e' buy and hold all'infinito.
Buy and hold, ma poi sell quando serve. Flessibile.
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=401&a=1

Seconda cosa: Come si mette assieme impossibilita'
di avere lo stesso ritmo della borsa ('never try to
time the market') e necessita' di comprare e vendere bene?
Non fanno a cazzotti. Non cercare di comprare al
minimo non significa evitare di comprare bene.
Significa non sperare che ci sia sempre un minimo
piu' minimo del precedente. Il prezzo e' giusto quando
le nostre ricerche ci dicono che e' conveniente.
E questo vale anche per la vendita: si vende quando
i nostri obbiettivi di investimento sono stati raggiunti.
L'importante e' fare bene le ricerche ed avere obbiettivi
di investimento consapevoli e precisi. Niente incertezze.
www.finanzaworld.it/new_invest.asp

Terza cosa: Serve scalare in alto o in basso
le azioni quando impazza l'ottovolante?
Serve sempre. Diminuisce le perdite e fa capire
bene su chi contare per il lungo termine.
Pensate ad un campionato di calcio. Chi vince
le partite sale in classifica, aumenta il peso
nel nostro portafoglio. Chi perde scende e incide
meno. Dopo un anno ci sono anche le retrocessioni.
Societa' che volano fuori del tutto e scivolano
in serie B. Nel portafoglio di qualcun altro.
E poi l'ottovolante, che sarebbe una di quelle
fasi in cui il mercato va un po' su e un po' giu',
di solito non durano moltissimo. Di solito.
www.finanzaworld.it/new_invest.asp

Investite per capire. Per capire a lungo termine.


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