Il portafoglio di Michael Jordan
di Francesco Carlà
Ecco uno che non ha paura di volare: Mike 'Air' Jordan.
Come forse molti di voi sapranno, il piu' grande
giocatore di basketball di tutti i tempi torna in campo.
Per gli appassionati e' come rifare il miracolo di Lourdes:
un'apparizione mistica per i credenti, l'Inter di Herrera
per i nerazzurri, i mondiali di Spagna per i patrioti...
Ma e' un sogno anche per i registratori di cassa.
La piu' grande beneficata potrebbe essere Nike
(nyse-nke), che dovrebbe aggiungere al suo attuale
fatturato (9.5 miliardi in dollaroni) almeno altri
340 milioni sempre in $ e questo solo per le scarpe.
Il nuovo modello Jordan/Nike costera' circa 200 dollari
e sara' venduto al 50/60 per cento il primissimo
giorno che comparira' nelle vetrine.
E questo solo per dire degli Stati Uniti.
Una manna dal cielo per Nike che cominciava a soffrire
di parecchi problemini e aveva perso il 5% della sua
quota di mercato nell'ultimo paio d'anni, con marchi
come Puma e Adidas che si erano fatti sotto in Europa
e Reebok in America. Nike ha oscillato tra i 35 dollari
e i 60 nelle ultime 52 settimane e venerdi' ha chiuso a 47.
Buone notizie anche per i network tv e per Aol-Time Warner.
Nel 1998, l'ultimo anno di Jordan, la NBA ebbe un'audience
di quasi il 19 per cento, contro il 12 del 2000. Questo
dovrebbe andare a vantaggio di AOL (nyse-aol) che
possiede il canale NBA TV e di Disney (nyse-dis) che
controlla il popolare sport channel ESPN che si puo'
vedere anche dalle nostre parti.
Michael Jordan e' una specie di Babbo Natale.
E portera' doni senza slitta, e in elevazione, anche ad
altri popolari logo (nel mirino degli antiglobal) come
PepsiCo (nyse-pbg) che controlla Gatorade,
General Electric (nyse-ge) che e' proprietaria del
network tv NBC, Sara Lee (nyse-sle) che controlla Hanes
e Champion, i due marchi di abbigliamento sportivo
sponsor del megacampione americano.
Un altro marchio che potrebbe svolazzare e' Palm.
Il famoso computerino palmare (nasdaq-palm) e'
lo sponsor tech di Michael Jordan e avrebbe
tanto bisogno delle magiche cure di Mr. Volare.
In 52 settimane e' passato dai fasti dei 67 dollari
per azione di un anno fa al disastro dell'attuale
quotazione di un dollaro e mezzo. Vendite in calo
del 50 per cento e una gran confusione tra i troppi modelli.
Se Michael Jordan fa il miracolo...
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