Telefonate in America (e in Italia)
di Francesco Carlà
Nessuno le ha buscate quanto i telefonici.
Talmente oversold che guardare i loro prezzi faceva quasi
impressione. Scorriamo l'elenco 'telefonico' e zoomiamo
il super-boom di ieri a Wall Street. Davvero non c'era
stata pieta' per i vari Qwest, Wcom, Sbc, Nextel, Sprint
e At&t. E si somigliano anche per una stessa ragione.
Hanno tutti in comune l'ostilita' degli analisti.
Nel senso che nei giorni scorsi i rating di questi societa',
bastonate com'altre mai, erano zeppi zippati di hold
(che anche se vuol dire 'tienile', nelle regole non scritte
del mercato finanziario Usa vuole invece dire 'vendile')
e perfino di sell e strong sell.
Come surfisti alle prime armi certi analisti inseguono l'onda.
Con il risultato di aver costretto alle svendite un
sacco di gente che invece poteva tenersele queste azioni,
visto che anche un principiante si sarebbe accorto di
quanto eccessivo fosse il il pessimismo sulle tlc migliori.
Esattamente come eccessivo era l'ottimismo di 2 anni fa.
Una vecchia regola delle borse giudica positivo
un comportamento controcorrente rispetto alla massa.
Naturalmente nel caso che si riesca ad anticipare
il mercato per poi vedersi raggiungere e ringraziare.
Come in amore, vince chi fugge se qualcuno lo insegue.
Ma quella di ieri e' solo una rondine telefonica o puo'
fare primavera? Io penso che le compagnie delle tlc,
in America e in Europa, stiano ancora vivendo una fase
di assestamento dopo il terremoto delle spese pazze e
degli investimenti sbagliati.
Pero' certo il peggio e' decisamente alle spalle.
I prezzi sono diventati piu' realistici e i catalizzatori
tanto attesi della Largabanda e del Senzafilo, non sono
piu' futuristici come erano ai tempi della gara Umts.
Le borse stanno cominciando a fare le scelte e sanno che
i Vincitori di oggi hanno speranze di vincere anche domani.
Una vittoria che potrebbe rendere molto bene.
Cosi' a Wall Street, e nel resto del mondo, si affilano
i coltelli per la battaglia finale dove non saranno
fatti prigionieri. Per questo anche Colaninno e'
tornato in giro e vuole Wind.
Fossi Tato', e quelli dell'Enel, non gliela darei.
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