Il carretto passava e quell'uomo gridava...

Gelati!

Nestle' Usa si fonde con un altro grande gelataio: Dreyer's.
Insieme raggiungono l'olandese Unilever (che possiede anche
la Algida) e sono i piu' grandi ice cream makers del pianeta.

La notizia, dovete ammetterlo, e' adatta al clima.

Mai visto un caldo simile a giugno. Nestle' controlla
anche la Haagen Dazs e in Italia i gelati Motta, mentre
Dreyer's e' quotato al Nasdaq (nasd-dryr) e ieri ha
corso piu' delle altre, chiudendo con un +57%.

Restera' quotata anche dopo la fusione. Non si squaglia.

Nestle' risparmiera' 170 milioni di dollari entro il 2005
grazie a questa acquisizione: il mercato dei gelati e'
molto frammentato ed ha una logistica complicatissima:

Non basta vendere gelati, bisogna regalare frigoriferi.

Me lo spiegava una volta il figlio del fondatore della
Sammontana, uno dei grandi gelatai italiani storici che
ancora restano indipendenti. Stanno ad Empoli.

La globalizzazione del gelato va avanti.

Nestle' sta costruendo con determinazione la sua leadership
mondiale nel ghiacciolo. Dopo la Motta negli anni scorsi,
brand che usa in molti paesi in Europa, il numero uno
svizzero dell'alimentazione, ha comprato alla fine del 2001
Haagen Dazs negli Usa e Canada e Schoeller in Germania.

Il carretto del gelataio Nestle' e' diventato bello grande.

Negli Stati Uniti sperano di vendere, dopo la fusione,
1.5 miliardi in dollari di gelati e semifreddi (hanno
anche le bands Godiva e Starbucks), e il valore
totale della nuova societa' controllata da Nestle' non
e' molto lontano dai 5 miliardi, sempre di verdoni.
Svizzeri (Nestle') ed olandesi (Unilever) servono i gelati.

Il resto del mondo li lecca.

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