di Francesco Carlà

Il giocattolo rotto

del 26/06/2002
di Francesco Carlà

-Carla'
Mentre scrivo mancano 5 ore alla semifinale del mondiale.

La seconda semifinale. La prima, tra Germania e Corea,
c'e' stata ieri ed e' stata la peggiore che abbia
mai visto dal 1970 ai giorni nostri. Che noia.

Dopo la lettera di Massarini ho ricevuto 1200 emails.
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=599&a=1

Gli umori dei Fwiani, come il mio, oscillano tra delusione
e incaxxatura. La cosa che scoccia di piu' e' sempre la
stessa: la rivincita arriva solo fra 4 anni.

E saremo tutti 4 anni piu' vecchi.

Ma la lettera piu' divertente, e ironico/istruttiva,
l'ho ricevuta da uno che gioca a rugby e fa l'imprenditore.
Una e-lettera tecnologica, ma solida come il marmo.

Buona lettura.

-Giorgio Capecchi
Buongiorno Carla'.
La leggo nella newsletter.
Ora colgo l'occasione della lettera di Massarini per
"notificare" al mondo calcistico che da 2 anni almeno
nel rugby (mi si scusi l'irriverente paragone...!)
esiste nei tornei al massimo livello la prova tv.

Nessuna partita e' mai finita ore e ore dopo la mezzanotte,
per via delle perdite di tempo... Funziona cosi':
l'arbitro, nel dubbio, mima la forma di uno schermo,
sospende il giudizio, controlla la moviola e, tra il
silenzio generale, su campi dove il pubblico e' spesso a
due metri dal prato, senza barriere, notifica la sua decisione.

A quel punto si puo' esultare o intristirsi. Mai contestare.

Se volesse, non dovrebbe nemmeno mimare; per spiegare
agli spettatori le sue decisioni ha il microfono
(quello che, anni fa, cominciammo a vedere addosso ad Ambra...
che tristezza. A lei si, agli arbitri del calcio no...).

Ai capitani, invece, parla regolarmente senza alcun sussiego.
Anche perche', se qualche giocatore protesta anche
impercettibilmente contro una sua decisione, egli prende
la palla e gliela sposta piu' avanti di 10 metri.

Protesta ancora? Altri 10 metri.

Fino alla linea di meta, se necessario. Non si rispetta
la distanza di 10 metri dal punto di un calcio di punizione?
Allora lo si sposta avanti di 10 metri. Se necessario
fino alla linea di meta. Altro che farsi prendere in giro
da dei ragazzini (ben pagati, ma sempre ragazzini...)
che spostano in avanti il pallone che IO, MONSIEUR L'ARBITRE,
ho collocato sul prato nel posto che IO, MONSIEUR L'ARBITRE,
ho stabilito essere quello giusto, oppure che si avvicinano
con la loro barriera rispetto al punto in cui IO,
MONSIEUR L'ARBITRE, ho detto loro di collocarsi.

Perche' la FIFA incoraggia i calciatori a rendere
ridicoli i suoi arbitri? Basterebbe copiare.

Spero sapra' che la simulazione non esiste, nel rugby,
perche' disonore e' anche solo restare a terra dopo
essere stati colpiti da un avversario (fino a qualche
anno fa le sostituzioni tecniche non esistevano.
E se uno DICEVA di avere tanta bua, era il medico a
dover accordare il permesso per la sostituzione).

Figuriamoci se faccio finta!

Parliamo un po' dello spirito che permea la valutazione
dei falli in attacco? Nel dubbio, l'arbitro non punisce
l'attaccante, se l'azione e' ben costruita e merita di
svilupparsi.

Altro che Cerberi sulle linee laterali.

E ancora: un fallo difendendo contro un attacco avversario,
effettuato in modo da ostruire l'azione e cercare di impedire scorrettamente una segnatura?

Meta tecnica.

Che vuol dire: "Non hai segnato, e non so se avresti
segnato, pero' ti hanno impedito di provare a farlo quando
sembrava proprio che tu ce la potessi fare. Quindi ti do'
credito e ti concedo la meta".

In mezzo ai pali, per giunta.

Con in piu' altri punti perche' la trasformerai sicuramente.
Hai fatto ostruzione volontariamente col tuo corpo per terra, impedendo al nemico di prendere la palla? Se ti calpestano,
l'arbitro non dice niente (cum grano salis). Con tutto cio',
mai vista un'invasione di campo (anche perche' i facinorosi
sarebbero suonati dagli stessi giocatori).

La necessita' dell'ausilio tecnologico agli arbitri di
calcio e' ancora piu' forte per la dinamica stessa del
gioco: nel rugby si puo' passare la palla solo indietro,
con le mani, e nessun giocatore puo' stare piu' avanti
della palla portata dal suo compagno.

Quindi, se l'arbitro corre vicino alla palla sara' sempre
esattamente sull'unico punto dove si possono verificare
contatti tra avversari e fuorigioco. Nel calcio, come fa
a trovarsi sul punto d'arrivo di un lancio di 50 metri?

(Per fortuna di solito e' ben coadiuvato da membri
dell'Associazione Ciechi sulle linee laterali, peraltro
assolutamente privi della voglia - o della possibilita' -
di aiutarlo verramente).

Peccato, infine, che i giocatori di rugby, a fine carriera,
non possano ambire a prestigiose collaborazioni come
allenatore od opinionista nel meraviglioso mondo del calcio:
non avendo, nel 99% dei casi, messo da parte neanche una
lira grazie alle fratture che si sono procurate, devono
trovarsi un lavoro. Anzi: nello stesso 99% dei casi lo
hanno gia' (essendo per lo piu' dilettanti): per la
stragrande maggioranza sono liberi professionisti, medici,
imprenditori o manager.

Significhera' mica qualcosa?

Salutoni
Giorgio Capecchi (che ha giocato a rugby per 10 anni,
ha numerose fratture, non fa l'allenatore, ma dirige
due sue aziendine...).

Ps.
A proposito di newslettere settoriali, mi piacerebbe
molto aprirne altre in collaborazione con aziende
leaders come SYMANTEC. Siete Guru nel vostro mondo
e volete fare una newslettera per comunicare con i
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Scrivetemi per parlarmi della vostra IDEA:

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