di Francesco Carlà

I cattivi manager

del 18/09/2002
di Francesco Carlà

L'America sta scoprendo gli altarini.

E quello che viene fuori non e' esattamente edificante.
A quanto pare piu' sono ricchi piu' sono avidi:
vi ho gia' raccontato la storia di Martha Stewart, una
specie di istituzione dalle sue parti, che e' accusata
di essersi venduta azioni dell'azienda controllata
da un suo ex-fidanzato.

In barba alle leggi sull'insider trading.
(ecco la newslettera sul tema)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=596&a=1

In attesa del prossimo processo, la signora
Stewart e' gia' stata condannata dai media che
la sbeffeggiano di continuo, in testa il famoso
Letterman che non perde occasione di prenderla in
giro nel suo popolarissimo show.

Tra le risate generali.

Anche Wall Street non si e' fatta pregare: dall'epoca
del fattaccio ha stroncato le azioni dell'azienda
di Miss Stewart, che hanno perso oltre il 50% (nyse-mso).

Un disastro per lei, ma un guaio anche per gli investitori.

I santoni del management americano, celebrati come
eroi nei dieci anni del boom di Wall Street, adesso
si scoprono assai poco fedeli al loro motto che andava
di gran moda: 'Creare valore per gli azionisti'.

Non solo non lo creavano, ma distruggevano quello che c'era.

Un sistema collaudato era quello dei 'forgiven loans'.
I dirigenti piu' importanti, con il silenzio assenso
di fantomatici consigli di amministrazione, si accordavano
enormi prestiti personali destinati a finanziare,
come non bastassero stipendi, premi e stock options,
gli assurdi stili di vita di questa gente.

E poi non restituivano i soldi. Se li abbonavano.

In cima alla lista dei ladroni, tanto per cambiare,
quelli di Tyco (nyse-tyc), mega conglomerato accasato
alle Bermuda, ma impiegante 242.000 persone in tutto
il mondo. Il capo di questi signori, Mr. Kozlowski,
e' gia' indagato per ruberie assortite per milioni
di dollari. E per i bonus incredibili comprati con i soldi
degli azionisti di Tyco. Incluso un tappetino da doccia
da 6.000 euro.

O una festa in Sardegna da piu' di un milione. Di $$$!

Il simpatico party era per il compleanno della moglie
del boss, ma pagavano sempre gli ignari azionisti della Tyco.
E' notizia di ieri che il boss era molto democratico:
lasciava che si dessero da fare anche gli altri dell'
allegro management.

Ora ai nuovi amministratori mancano 600 milioni di dollari.

I vecchi dirigenti se li sono regalati in modi vari,
quasi tutti fraudolenti, e se li sono spesi in cose
davvero di buon gusto. Tipo una copia del David di
Michelangelo di ghiaccio che, riempito di vodka, la
emetteva poi in bicchierini automatici.

Quasi mi scordavo di dire che la stillava dal pene.

Le malefatte di quelli della Tyco occupano quasi
100 pagine di un report interno che i nuovi managers
hanno mandato in questi giorni alla Sec, la Consob
di Wall Street. Descrivono una situazione da basso
impero romano: abusi, ruberie, spese pazze, mentre
l'azienda scricchiolava.

Tyco ha perso piu' del 70% del suo valore a Wall Street.

Anche una icona del management americano, Jack Welch
per vent'anni boss di General Electric (nyse-ge),
ha dovuto rinunciare, per evitare polemiche ed indagini,
al suo lussuosissimo bonus, diciamo cosi', 'pensionistico'.
Una robetta da quasi 2.6 milioni di dollari all'anno,
vita natural durante.

E la campagna moralizzatrice si estendera'.

Perche' Corporate America era proprio diventata un nido
di vipere. I manager facevano il bello e il cattivo
tempo allagati di soldi e alla faccia degli azionisti.
La Sec ha fallito nei controlli ed e' arrivata quando
tutti i guai erano gia' stati fatti. E che di guai
davvero molto seri si trattasse appare sempre piu' chiaro.
Ma piu' leggo di questi scandali a stellestrisce piu'
una domanda, ingenua, si forma nella mia testa:

Possibile che tutto cio' succedesse solo in America?






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