di Francesco Carlà

Il libro beige e la produttivita' di Greenspan

del 24/10/2002
di Francesco Carlà

Ieri due notizie hanno tenuto banco: una buona e una no.

Per fortuna quella buona e' strutturale, o almeno cosi'
sembrerebbe, mentre quella cattiva fotografa il presente.
E anche un po' il passato.

Quali sono queste notizie?

Vengono tutte e due dall'America, tanto per cambiare:
Greenspan, Esorcista un po' dimezzato, ha comunicato
che l'economia a stelle e strisce non va poi cosi' male.
E sopratutto che la produttivita' continua a crescere.

Merito delle tecnologie del Simulmondo.

In particolare Alan G. ci assicura che dal 1995 la
crescita della produttivita' e' risultata sempre in
aumento, e nei prossimi 8/10 anni dovrebbe aumentare
di un bel 2/2.75% all'anno.

E questa e' decisamente una ottima notizia.

In piu' e' una notizia che potrebbe dare voglia alle
imprese di ricominciare ad investire nelle tecnologie
che hanno dimostrato di saper davvero aumentare la
produttivita', quelle dei Vincitori tech.

Infatti proprio il Nasdaq ha preso meglio la faccenda.

La brutta notizia e' che l'economia americana ristagna.
Il Beige Book che viene compilato otto volte all'anno,
fotografa la situazione economica nei 12 distretti Usa:
(Boston, New York, Philadelphia, Cleveland, Richmond,
Atlanta, Chicago, St. Louis, Minneapolis, Kansas City,
Dallas, San Francisco).

Pigrizia, paura, licenziamenti etc etc.

Tutta roba pero' gia' assai scontata da Wall Street.
Infatti, delle due notizie solo quella buona ha avuto
conseguenze, positive, sugli indici principali, mentre
quella cattiva non ha particolarmente scosso i mercati.

Ma i Rally tosti ci sono quando si corre sulle bad news.






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