di Francesco Carlà

Caro Babbo Natale (2002remix)

del 23/12/2002
di Francesco Carlà

Carissimo Babbo Natale,
E' la quarta volta che ti scrivo da Finanza World.

Difficile credere che siano gia' passati 4 anni dal
25 dicembre del novantanove. Che tempi erano quelli:
da moltissimi mesi in borsa tutti i giorni era Natale.

E c'era gente che pensava sarebbe durato per sempre...

(1999)
Caro Babbo Natale,
Ho sempre saputo che moltissimi bambini credono in te.
Ma non avevo mai capito quanti grandini credono in te.

La maggior parte dei grandini che credono in te, sono anche
appassionati di borsa. Purtroppo. Cosi' credono alle favole
e a Babbo Natale. E scommettono invece di investire.

Credono a tutto quello che sentono dire...

Beh insomma Babbo Natale, diglielo tu di essere prudenti
e togliere un po' di soldi dal tavolo.

Perche' quando ci saranno i vinti ci saranno anche
i disastri. E saranno velocissimi. Molto piu' veloci di
quello che loro pensano.

(Tutta la letterina del 1999 la trovate qui)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=152&a=1

... I disastri arrivarono e furono, infatti, velocissimi.

Ma per parecchi la lezione non fu subito sufficiente.
Si ostinarono a credere che il peggio potesse passare
in fretta. E continuarono a credere a Babbo Natale...

(2000)
Caro Babbo Natale,
... Adesso ti racconto una storiellina.

Negli Stati Uniti, per il boom delle ferrovie di un sacco
di anni fa, costruirono strade ferrate che non andavano
da nessuna parte. Giusto per portare a casa il business.

Ma J.P. Morgan finanziava quelle vere di ferrovie,
e ce n'erano tante. Un sacco di gente ha cominciato
ad usarle per portare in giro persone e cose.

E alla fine quelli che hanno investito nelle ferrovie
vere hanno moltiplicato il valore; quelli che
hanno investito nelle ferrovie che non andavano
da nessuna parte hanno perso i soldi.

(Tutta la letterina del 2000 la trovate qui)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=340&a=1

... Ferrovie vere e ferrovie truffa.

Come si fa a distinguere le une dalle altre quando gli analisti
che dovrebbero guidarti, in realta' sono pagati per non farlo?
Bilanci gonfiati, ricerche truccate: la finanza mondiale doveva
franare sotto una montagna di colpi bassi e giochi sporchi.

Wall St. stava per essere colpita al cuore. In tutti i sensi.

(2001)
Caro Babbo Natale,

Natale triste quest'anno a Ground Zero.

Ma da settembre ci siamo ripresi un bel po'.
Lo scenario e' cambiato un'altra volta e gli ottimisti,
come me, hanno avuto la meglio sui catastrofisti.

L'Occidente non e' morto e Bin Laden scappa a gambe
levate. Sembra che si sia tagliato la barba per
nascondersi meglio. In Italia e in tutto il
Simulmondo, impazzano i cartoons col mega-malvagio.

(Tutta la letterina del 2001 la trovate qui)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=519&a=1

... Erano i tempi della guerra di Bush.

Poi vennero i disastri annunciati di Enron, Andersen e
WorldCom. E adesso un bel pezzo della old economia frana,
per mancanza di sogni e saturazione dei mercati.

Il crollo del panino di McDonald's e' l'icona della crisi.

Intanto le banche d'investimento hanno accettato di
pagare 1.4 miliardi in dollari e gettare la maschera:
i sospetti del 1999 e del 2000 erano quasi sempre giusti.

Pagano (neanche tanto) e promettono di non farlo piu'.

Giurano che stavolta gli analisti saranno separatissimi
dai commerciali. Non ci saranno piu' conflitti negli
interessi e i giochi sporchi non si ripeteranno.

Che dici, Babbo Natale, gli crediamo?

Ps. Buone feste a tutti, Vs. Francesco Carla'.






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