di Francesco Carlà

'Dottore, e' curabile?'

del 10/01/2003
di Francesco Carlà

Il corpo di Wall St e' quello del malato dell'Allegro Chirurgo.

Ci giocavo da piccolo: dovevi operare lo sventurato paziente
e usavi una pinzettina per tirargli fuori il malanno.
Ma dovevi fare un'attenzione dannata: un colpetto fuori
posto e il disgraziato emetteva grida disperate.

A New York (ma anche a Milano) la scena e' simile.

Sballottati da notizie e dati un po' impazziti, e a volte
perfino sospetti, gli indici passano dalla depressione
di giovedi' all'euforia di ieri, senza sapere bene perche'.

Talmente tanti sintomi che la diagnosi e' complicata.

1 I consumatori hanno consumato a Natale?
2 Le imprese si sono rimesse a spendere?
3 Bush attacchera' l'Iraq?
4 Il piano economico degli Usa serve alle borse?
5 Ci si puo' fidare di nuovo dei bilanci delle aziende?

Di che malattia soffre Wall Street?

Tre anni di Orso scatenato non le hanno fatto molto bene.
La sua cartella clinica assomiglia a quella di Geremia del
fumetto Alan Ford: facciamo prima a dire quello che non
ha avuto: l'elenco delle patologie e' lunghissimo.

'Dottore, e' curabile?'

Facciamo una radiografia. Wall Street, ma anche tante
altre borse che contano, sono divise in due: da una parte
i titoli dell'industria e del consumo della old economia,
dall'altra le azioni delle societa' tecnologiche.

Ai primi serve una trasfusione, alle seconde una flebo.

Nel senso che i vari McDonald's, Pepsi, Coca Cola, Philip
Morris, Ford e GM (giusto per fare qualche nome famoso),
non crescono piu' o arretrano e sono tribolati da accuse
sociali e legali, untori di malattie e inquinamenti:
junk food e obesita', infarti e tumori, incidenti mortali
e nevrosi collettive.

I tecnologici, invece, hanno altre gatte da pelare.

Ce ne sono ancora troppi. I Vincitori sono mischiati ai
perdenti, ci saranno un sacco di consolidamenti in molti
settori, per esempio nei videogiochi. E tra le small
caps bisognera' trovare le poche gemme in mezzo ai
molti malati terminali.

Campo minato.

Allora questo 2003, come gli ultimi tre, sara' ancora
un anno da stock picker. Bisognera' scegliere con attenzione
i titoli giusti, beccare i Vincitori a prezzi interessanti
e lasciare perdere gli indici. Lungodegenti con piaghe
da decubito.

E malati della malattia piu' difficile: la fine di un'epoca.


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