Tamburi di guerra
di Francesco Carlà
Ma chi vuole davvero questa guerra?
Difficile dirlo. Sembra una guerra petrolifera,
e probabilmente in parte lo e'. Sembra una guerra
anti-recessiva e anti-deflattiva, e probabilmente in
parte e' anche quello. Sembra una guerra molto made
in Usa, ed e' certamente anche questo.
Ma e' una guerra che fa molto male alle borse.
Wall Street non vuole questa guerra e non la vogliono
moltissimi settori che contano. Non la vogliono quelli
delle compagnie aeree che sono gia' alla canna del gas.
Non la vogliono quelli come Walt Disney che hanno
smesso di riempire i parchi a tema dopo l'11 settembre.
Non la vogliono nemmeno quelli dell'hi-tech perche'
stanno tentando di uscire dalla stagnazione.
La vogliono solo quelli delle armi?
Credo che la faccenda sia piu' complicata di cosi'.
Nel 1929 Wall Street fece crack e l'America entro'
nel periodo noto come 'Grande depressione'. Negli
anni '30 il New Deal di Roosevelt provo' a tirare fuori
gli Stati Uniti dalle secche con qualche risultato.
Ma quello che funziono' sul serio fu la seconda guerra mondiale.
Una guerra giusta e terribilmente fruttuosa.
Seguirono 44 anni di Guerra Fredda e 44 anni di espansione.
Il modello americano vinse facilmente su quello comunista
perche' garanti' benessere materiale, liberta', divertimento
e democrazia. Almeno nell'Europa Occidentale.
Wall Street ne registro' il successo come un fedele
termometro e guido' la finanziarizzazione del Paese.
Le tecnologie digitali e quelle militari fecero il resto.
Ma l'economia non e' fatta solo di finanza, armi e
tecnologie. E' fatta di consumatori e di aziende,
di scambi interni ed internazionali. La montagna di
soldi che tutto il mondo ha mandato a Wall Street in questi
anni, con un'accelerazione spaventosa negli ultimi 10,
e' stata investita spesso male e senza controlli.
Risultato: consumatori Usa indebitatissimi e aziende in deficit.
L'America non esporta abbastanza e consuma come una matta.
Arturo Andersen non controllava i bilanci, Enron stampava
fatture false, WorldCom ne faceva piu' di Bertoldo, il boss
di Tyco spendeva milioni di dollari degli azionisti in
passatempi degni di Nerone e Caligola.
Qualcuno avra' anche provato a fare presidente il suo cavallo.
Wall Street sa benissimo tutte queste cose e capisce
che le scorciatoie di Bush non funzioneranno.
La medicina dello sciroppo-Orso va bevuta tutta intera e
il dollaro continuera' a scendere e la benzina a salire.
Stavolta i tamburi di guerra fanno orrore anche alle borse.
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