di Francesco Carlà

La guerra di Wall Street e la vedova Brown

del 24/03/2003
di Francesco Carlà

Per le borse la guerra e' cominciata 3 anni fa.

Quella vera intendo, la guerra con i bombardamenti
delle mille bolle blu. E non e' stata breve come
promettevano in molti, anzi va avanti da 3 anni,
con un sacco di caduti anche illustri sul terreno.
La borsa non era il ballo delle debuttanti.
www.finanzaworld.it/new_invest.asp

Le vittime della guerra sono i risparmiatori gestiti.

Oddio, gestiti poi mica tanto, visto che studiosi
come Beppe Scienza hanno rilevato che tantissime
'gestioni' sono riuscite a fare peggio degli
indici. Il che non era esattamente facilissimo.

Le borse usano spesso le stesse parole della guerra.

Un gergo mezzo militare e mezzo umoristico.
Un'ironia che e' divertente fino a quando non mangia
nel tuo portafoglio. Ma chi e' il Saddam Hussein
delle borse e chi e' Bush?

Secondo Buffett i terroristi sono i grandi manager.

In una conferenza a Roma venerdi' scorso, ho raccontato
la storiella che il ricchissimo investitore americano
ha inserito nel suo annual report del 2002, per commentare
l'avidita' spaventosa di molti boss delle corporation Usa
e la loro totale mancanza di rispetto per i soldi degli
azionisti.

E' la storia della vedova e del necrologio.

La vedova Brown aveva appena perso il marito Fred,
proprietario di alcuni Golf Clubs in citta'.
Volendogli dedicare un necrologio sul giornale locale,
ed avendo appreso che ogni singola parola costava
25 cents, consegno' un testo che diceva soltanto:

'Fred Brown died. Fred Brown (e') morto.'

L'uomo dei necrologi fa notare alla vedova Brown che
esiste un minimo di sette parole. Ma la vedova non si
perde d'animo e dopo poco consegna un nuovo testo:

'Fred Brown died, Golf Clubs for sale.'

Inutile che vi traduca il necrologio completo vero? Smile.
Non era esattamente questo lo stile dei Ceo e dei Cfo
(amministratore delegato e direttore finanziario) delle
varie Enron, Tyco, K-Mart, WorldCom etc etc.

(ecco una mia newslettera sul tema)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=624&a=1

Mentre la guerra vera riempie i palinsesti dei mass
media e di Internet, la guerra di Wall Street si combatte
altrettanto furibonda e, per il momento, incerta.

Di fronte quelli che non vogliono che cambi nulla,
nonostante i disastri di questi ultimi anni,
e, dall'altra parte, le Vedove Brown che ancora sopravvivono
o, piu' realisticamente, quelli che hanno capito che senza
democrazia e controllo e' impossibile sperare che torni
la fiducia. E' una guerra destinata ad influenzare tutte
le borse e le economie del mondo.

Posta in palio? Le nuove regole della finanza mondiale.






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