di Francesco Carlà

L'istruttiva storia di Martha Stewart

del 5/06/2003
di Francesco Carlà

Ieri Martha Stewart si e' finalmente dimessa.

Un anno fa scrivevo una newslettera proprio sulla
notissima decoratrice americana, eleggendola un po'
a simbolo dell'avidita' di questi manager che hanno
ripetuto per anni di fare le cose per il bene degli
azionisti. Intendevano per il bene di 'alcuni azionisti'.

Loro stessi.

Dopo quella newslettera Martha Stewart e' stata
indagata, sottoposta all'implacabile azione dei media,
e infine accusata di insider trading e di aver
tentato di ostacolare le indagini insieme al suo broker.

Reati molto gravi che potranno portare al suo arresto.

E nel frattempo la sua company, (nyse-mso), ha preso
una bella mazzata, passando dai 20$ del marzo 2002,
ai 6 di ottobre dello stesso anno. Ieri ha chiuso a 10.
Domande: capro espiatorio o perfida strega di Wall St?
E poi: ma in Italia gli Insider Traders non esistono?

Ecco la mia newslettera di un anno fa: buona lettura.

(Giovedi' 13 giugno 2002)

Sentite un po' quello che capita a Wall Street.

Cos'hanno in comune la piu' famosa decoratrice
del mondo, quella che ha inventato le funeste
mode dei fiori secchi e delle candele di tutte
le dimensioni e fogge (Martha Stewart), e il
boss di una delle maggiori societa' di biotech
quotate al Nasdaq, ImClone, (Sam Waskal)?

Beh, parecchie cose:

1 Martha Stewart, (nyse-mso), e' la boss di una
fiorente (fin qui almeno) company quotata al Nyse
e dal 'modesto' valore di quasi 1 miliardo in $$$;
2 Si da' il caso che la medesima Martha sia anche
stata la fidanzata del boss di ImClone, il quale
e' stato arrestato giusto ieri per truffe finanziarie.

A Martha, che ha 59 anni da parecchio, non ne va bene una.

L'11 giugno ha venduto 3000 azioni di ImClone, cioe'
giusto prima che si sapesse in giro che la FDA, l'
organismo che vigila sulla messa in commercio di nuovi
farmaci in America, negasse l'autorizzazione ad un
attesissimo nuovo prodotto anticancro.

Insider trading per quattro soldi.

E pensate che Miss Stewart ha portato a casa, nel 2000
e nel 2001, quasi 3 milioni di dollari per volta di solo
stipendio. Senza considerare il valore delle sue azioni.

E ne ha un sacco.

Cosi' la societa' della Stewart ha preso una bella botta
in borsa (giu' oltre il 10%) e non e' nemmeno la prima
volta quest'anno. La 'jellata' Stewart aveva scelto come
uno dei distributori della sua merce proprio K-Mart,
il numero due dei supermercati americani, ora in bancarotta.

Da non credere.

Riassumendo: Waksal e' stato arrestato dall'FBI.
La Stewart finira' in bocca ai media americani i
quali ci sguazzeranno, giustamente. Gli investitori
delle due societa' coinvolte hanno perso soldi e
faranno causa ai dinamici piccioncini.

Ditemi voi se non sono due casi da manuale questi...

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