Torello oppure Orsetto?
di Francesco Carlà
Le svendite della scorsa settimana fanno domande.
Piu' che domande direi 'domanda'. Eccola:
'Il Torello, che e' cresciuto da ottobre 2002
ad agosto 2003, sta per essere macellato dal
crudele mese di settembre, oppure e' solo la
voglia di portarsi a casa un po' di profitti
e da ottobre in poi si riparte?'.
Insomma: Torello oppure Orsetto?
Per capire con che animaletto avremo a che fare
nei prossimi mesi, e non solo in America ma anche
in Italia, bisogna tenere presenti un po'
di cose che avranno tutte la loro importanza.
Eccole:
1 Bush deve sparare le cartucce che ha per tentare
di essere rieletto nel 2004;
2 Il petrolio non deve continuare a salire, altrimenti
gli americani si arrabbiano molto;
3 Il dollaro non puo' continuare ad indebolirsi troppo,
oppure il beneficio per le aziende Usa che esportano
sara' annullato dalla fuga da Wall Street;
4 I profitti delle aziende quotate (earnings) devono
crescere velocemente per giustificare i rialzi in borsa.
In piu' la Cina non deve continuare a dare fastidi.
Se ci mettete anche l'Iraq, Bin Laden e tutti gli altri
guai assortiti di cui soffre il Sogno Americano, beh
ce n'e' a sufficienza per aver paura che il Torello stramazzi.
Ma anche alla fine degli anni '80 l'America era messa male.
Bush padre vomitava sushi alla corte del governo giapponese
dov'era andato a chiedere meno aggressivita'. Bush senior
aveva stressato l'America a colpi di guerre commerciali
e militari, mandandola in crisi nera.
Gli Stati Uniti si stufarono e vennero gli anni di Clinton.
Quindi la sorte del Torello, a medio termine, e' legata
a quella di Bush junior: se continua a perdere terreno
nei sondaggi e nel gradimento degli americani tutto bene;
altrimenti potrebbe tornare di moda l'Orsetto.
Forse la famiglia Bush porta male a Wall Street. E agli Usa.
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