di Francesco Carlà

Guru in doppiopetto e guru in jeans

del 7/10/2003
di Francesco Carlà

La newslettera di giovedi' sul 'guru' bambino ha colto nel segno.

Ho ricevuto moltissime mail a f.carla@finanzaworld.it
e ho risposto a quasi tutte. Ma la piu' ficcante mi
sembra questa che segue.

Buona lettura.

-Giacomo Ruzza
Buongiorno Prof. Carla',

Tra il 3 ed il 4 luglio abbiamo avuto uno scambio epistolare
sull'argomento 'Scurdammoce o passato' e 'due pesi e due misure?'
nel quale sostanzialmente io sostenevo che non andavano puniti
solo i manager di Enron, Andersen, Worldcom e Tyco che avevano
falsificato i propri bilanci per attirare finanziamenti,
ma anche quelli alla Henry Blodget, che invece il giudice
Milton Pollack aveva mandati assolti.

Io sinceramente non vedo tanta differenza tra l'operato
di un aggiotatore (esiste?) in doppio petto come Blodget
ed uno in jeans come Lebed.

Blodget fu addirittura intercettato mentre al telefono
confidava ai suoi amici che i reports che aveva scritto
esaltando le qualità di questa o quella company erano bullshit,
e che lui non ci avrebbe scommesso un cent.

Ho volutamente usato il termine 'scommesso' perche' questo e'
il 'peccato originale' che - molto puritanamente - il giudice
Pollack addebita ai malcapitati che avevano investito nelle azioni
gonfiate da Blodget e dai suoi amici: 'quelli non erano investitori,
erano speculatori, high risk speculators who lost their money fair
and square during a game of high stakes wheel of fortune...'
etc (cito la sua lettera del 3 luglio).

Peccato che tra le aziende 'aggiotate' fossero non solo one-dimers
ma quasi tutte le più grandi telecom ed i loro componentisti
(e sostenere che investire nelle aziende che allora avevano
la piu' alta capitalizzazione di borsa era 'speculare' mi sembra
ingiusto).

Detto questo, non e' che io come tanti che furono raggirati
dai reports delle grandi investment banks speri di recuperare
qualche soldarello (chi mi dovrebbe rifondere?)

Mi piacerebbe pero' che i truffatori (e gli aggiotatori questo sono)
andassero in galera: ne guadagnerebbe in credibilità tutto il sistema
borsistico.

-Carla'
Carissimo Ruzza,

Condivido ogni sua parola ed
e' esattamente quello che penso
anche io.

Ma quello che volevo anche
dire con la newslettera di giovedi',

www.finanzaworld.it/newsletter.asp?idnl=761&a=1

e' che tipi come il nostro guru
bambino in jeans, servono a far
capire quanto il 're degli analisti'
sia nudo, e quanto per anni
abbiano approfittato della buona
fede altrui, lucrando due volte:

Prima in enormi e assurdi stipendi,
poi con le commissioni delle
aziende che osannavano.

Pump and dump.

Ecco perche', sei secoli borsistici fa,
1999, scrivevo al secondo dei miei
'15 comandamenti':

2 Non credere a tutto quello che leggi;
La maggior parte degli analisti sono
pagati per far vendere azioni.
Per questo mi fido solo degli analisti indipendenti.

Fallo anche tu.

(eccoli qui tutti e 15, sempre validi e attuali direi)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=168&a=1

Conoscerli e seguirli evita molti problemi. Sempre.






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