di Francesco Carlà

Natale on line all'europea

del 19/11/2003
di Francesco Carlà

Dopo anni di attesa finalmente e' successo.

L'Europa ormai ha quasi chiuso il gap con
gli Stati Uniti in quanto a shopping on line:
a Natale, nel nostro continente,
si venderanno merci nel Simulmondo per la
rispettabile cifra di 9 miliardi di euro.

Mentre gli americani ne spenderanno 12, in dollari.

Questi soldi saranno spesi tra il primo di novembre
e il 25 dicembre, da una torma di cittadini
del Simulmondo europeo che totalizzera' una
nazione grande piu' o meno tre volte l'Italia:

Centosessantasei milioni di persone, +18% sul 2002.

Quando diciamo Europa, in questo caso, intendiamo
i 15 paesi membri dell'UE piu' Finlandia e Svizzera.

Ma la parte del leone la fanno decisamente
inglesi e tedeschi: il 63% delle vendite nel
Simulmondo natalizio si faranno da quelle parti.

Come mai solo il 37% nelle altre 15 nazioni?

Direi che le risposte possono essere parecchie:
1 Gli inglesi usano moltissimo i siti americani
di ecommerce, come eBay e Amazon, avvantaggiati
da operazioni speciali e facilita' linguistica;

2 La diffusione delle carte di credito e' elevatissima
in Germania e Gran Bretagna, e la credit card e'
uno strumento indispensabile per fare shopping
nel Simulmondo;

3 La Germania e' la nazione europea, insieme alla
Gran Bretagna, con la massima penetrazione di Pc
ed Internet, ed e' il membro piu' popoloso dell'UE.

Insomma, anche in Europa l'AspiraNet comincia a ruggire.

La gente comincia a capire che nel Simulmondo
si compra bene, si spende meno, non si inquina
affollando di automobili le strade, e si evita
lo stress delle code per i regali di Natale.

Ma i giganti dell'e-commerce sono tutti americani

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