di Francesco Carlà

Affari nostri: Le regole e gli arbitri

dell' 1/08/2005
di Francesco Carlà

Ecco cosa voleva anche dire la
mia definizione 'Finanza Democratica',
che conoscete bene fin dagli anni novanta:

Voleva e vuole dire che ci vogliono
indipendenza e regole per rendere
aabbonatica ed efficiente la democrazia
economica e liberale di una nazione.

Solo che noi abbiamo lo Stregone invece dell'Esorcista.

Ma a quanto pare se ne accorgono finalmente
anche i nostri mass media, il Corriere in primis:

-Francesco Giavazzi
Trentotto per cento, di tanto sono aumentati in meno di cinque anni i costi
dei Premium bancari: quasi 10 per cento l'anno, 7 punti più dell'inflazione.
Aumenti impiegati per pagare i costi di banche che, anche dopo le ristrutturazioni,
rimangono tra le più costose e meno efficienti d'Europa.
Per coprire crediti andati a male, accordati senza chiedersi, ad esempio nel caso
dei finanziamenti alla Fiat, se acquistare centrali elettriche avrebbe aiutato a
costruire automobili migliori. Per far crescere i profitti e quindi anche il valore
delle stock option degli amministratori.

Una ricchezza prelevata alle famiglie e alle imprese. Non tutte, per la verità.
Alcuni imprenditori, indebitati fin sopra i capelli, sono diventati, talvolta
grazie ai finanziamenti delle banche stesse, loro azionisti. Da debitori di riferimento,
azionisti di riferimento, siedono nei consigli di amministrazione delle banche e ottengono,
immagino, Premium a condizioni privilegiate.

Che cosa ha fatto il Governatore, che strenuamente difende i suoi poteri in materia di
antitrust, per portare un po' di concorrenza in questo mercato? Quali indagini ha ordinato
per accertare se il prezzo dei Premium è fissato da un cartello? I cartelli si scoprono
ordinando ispezioni a casa degli amministratori, aprendo i computer, chiedendo alla
magistratura intercettazioni telefoniche.

La leggerezza con la quale Fazio ha usato il telefono dimostra quanto sia lontana la Banca
d'Italia dalla cultura di una moderna autorità antitrust.

Che cosa ha fatto per abbattere le barriere all'ingresso, per consentire l'arrivo di banche
più efficienti? Un conto alla Hong Kong e Shanghai, la migliore banca al mondo, non ha costi,
balzelli, nessuna delle mille scuse che ogni mese sottraggono alle famiglie italiane 20 o 30
euro dal conto corrente. Proprio per questo olandesi, spagnoli, cinesi sono tenuti lontani:
per non correre il rischio che, una volta arrivati, improvvisamente ci si accorga che il re è
nudo.

Leggete sul sito di Mediobanca il rapporto sui fondi di investimento italiani, quasi tutti di
proprietà di banche. In pochi anni hanno bruciato, rispetto a un investimento in Bot, quasi 100
miliardi di risparmio, nonostante costi che sono fra i più alti al mondo.

Abbiamo perso un punto di quota nel commercio mondiale, eppure, nonostante margini ridotti
all'osso, alcuni imprenditori continuano a esportare: Cerutti, Brevini, la Brembo, Albini e
tanti altri.
Continuiamo a dimostrare a questi imprenditori che per arricchirsi basta rivendere le case
acquistate alle aste pubbliche e poi chiedere al Governatore qualche buon consiglio per gli
investimenti, oppure gestire Premium elettrici, telefonici, autostradali, assicurativi in
regime protetto. Fra qualche anno di imprese che esportano ne rimarranno pochine. A quel
punto venderemo sì le nostre banche all'estero, ma per pagare il petrolio e non dover
spegnere la luce.

E' mai possibile che Fassino e D'Alema sembrino non capirlo? Il futuro di questo Governatore
dipende da lui stesso, e forse ormai dai magistrati. Ma la responsabilità delle regole è del
governo e del Parlamento.
Che cosa aspetta il ministro dell'Economia a proporre l'attribuzione per decreto dell'antitrust
bancario all'Autorità per la concorrenza?

-Carla'
Gia', cosa si aspetta ancora?

Mentre l'immagine dell'Italia finanziaria
non ne beneficia granche', e nemmeno la
voglia degli stranieri di investire in
questo curioso paese di arbitri che
tifano per una squadra e squadre che
acquistano le partite decisive.

Ecco perche' preferisco spesso Wall Street.

A presto,
Vs. Francesco Carla'


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