di Francesco Carlà

Affari nostri: la Bolla Mattonata

del 20/02/2006
di Francesco Carlà

Carissimi Fwiani,

Come sapete sono alcuni mesi che
segnalo il problema della Bolla Mattonata.

I prezzi degli immobili sono cresciuti
in modo esagerato negli ultimi anni,
diciamo soprattutto negli ultimi 5 o 6,
per parecchie ragioni che ho
sottolineato in molte occasioni.

Queste che seguono sono le piu' importanti:

1 Passaggio all'euro
2 Inflazione reale elevata
3 Scudo fiscale di Tremonti
4 Tassi bassi per i mutui
5 Grande quantita' di 'nero' in circolazione
6 Alti prezzi d'affitto
7 Percezione di scarse opzioni di investimento

Come vedete le ragioni sono tante
e diverse tra loro.

La BCE, Banca Centrale Europea, si e' appena
accorta del problema Bolla Mattonata, e ha
emesso una specie di Warning, un allarme che
potrebbe essere letto cosi':

"Potremmo dover alzare i tassi di interesse
per evitare che l'inflazione, dovuta al caro
energetico e all'inefficienza dei sistemi
continentali, deragli la gia' scarsa crescita
e generi aumenti dei prezzi sempre maggiori.
Se lo faremo, il maggior costo dei mutui potrebbe
essere il catalizzatore che fa calare i prezzi
degli immobili italiani."

Questa e' la mia traduzione del
linguaggio BCE che e' molto piu'
criptico e, volutamente, meno
intellegibile e rassicurante.

Sento gia' la vostra domanda:

"Ma allora cosa dovremmo fare con i nostri
immobili?"

Ci sono due possibilita' per come la vedo io:

1 Avete comprato da 5 a 2 anni fa per investire.
Allora probabilmente siete di fronte ad un
cospiquo profitto. Se i vostri immobili non
rendono abbastanza per pagare l'eventuale
indebitamento, allora potreste smobilizzarne
una parte per solidificare i vostri profitti
e investirli in qualcosa altro;

2 Avete comprato per vivere nella vostra casa
almeno per una decina o piu' anni.
Dormite tranquilli e non pensate alla Bolla
Mattonata perche' non riguarda voi.

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-Da miaeconomia.it

La Bce lancia un mini-allarme sulla sostenibilità dei prezzi degli immobili.
In alcuni paesi europei, scrive la banca centrale europea nel
bollettino mensile di febbraio, il mercato è cresciuto a ritmi da
capogiro: Spagna, Francia e Italia sono i paesi dove nel quadriennio
2000-2004 i prezzi sono stati più "esuberanti".
Da qui l'allarme: "l'attuale situazione del mercato degli immobili
residenziali resta soggetta a numerosi rischi" e, continua l'istituto
di Francoforte, "alcune regioni dell'area euro potrebbero aver
registrato di recente un andamento dei prezzi degli immobili
residenziali insostenibile".

Anche nel primo semestre 2005 la crescita è proseguita a buon ritmo:
nella classifica della Bce al primo posto si colloca la Francia dove
gli aumenti dei prezzi degli immobili residenziali hanno raggiunto il
15,5% a fronte del 15% registrato nel 2004.
A seguire c'e' la Spagna con il 14,8%, in discesa rispetto al trend
dell'anno precedente quando l'aumento era stato del 17,4%.
La medaglia di bronzo, invece, spetta all'Italia dove i prezzi delle
case sono lievitati dell'11,6%, oltre 2 punti e mezzo in più rispetto
al 2004 (9%).
Segue l'Irlanda con il 10,8% di aumenti contro l'11,4% del 2004.
In fondo alla classifica del caro-mattone stilata dall'Eurotower,
l'Olanda (4,2% contro il 3,9% del 2004), il Portogallo (1,9% a fronte
dello 0,4%) e la Finlandia (al 4,1% contro il 7,3% del 2004).
Tutti questi dati, avverte la Bce, "sono da esaminare con cautela dal
momento che le statistiche nazionali fornite nella classifica non sono
armonizzate".

L'istituto di Francoforte segnala però che in una prospettiva storica
i tassi reali di crescita delle quotazioni immobiliari registrati di
recente "non sono eccessivi rispetto ai tassi osservati nei precedenti
boom dei mercati immobiliari".
Insomma, "in termini reali, il recente aumento dei prezzi degli
immobili residenziali, pari al 5% circa, è meno pronunciato di quello
osservato durante il boom avvenuto fra la fine degli ottanta e i primi
anni novanta, pari all'8% circa".
Inoltre, l'aumento dei prezzi delle case "osservato negli anni novanta
e' stato molto più graduale di quello degli anno ottanta".

Ulteriore considerazione che contribuisce a smorzare l'allarme, il
fatto che alla base degli aumenti dei costi di case e appartamenti ci
sia il calo dei tassi sui mutui ipotecari che "ha reso l'acquisto
immobiliare finanziariamente più accessibile".
In questa ottica, sottolinea la Bce, "e' pertanto possibile che
l'esuberanza dei mercati immobiliari sia alimentata da una sostenuta
dinamica dei prestiti e, allo stesso tempo, favorisca a sua volta una
maggiore attività di concessione di mutui ipotecari".
A conferma, la domanda netta di mutui per l'acquisto di abitazioni,
rileva la Bce, ha continuato a segnare una crescita "vigorosa" nel
quarto trimestre, salendo al 45% dal 35% di ottobre.
"L'aumento -si legge nel bollettino- e' stato considerevolmente
superiore alle attese che le banche avevano formulato per il quarto
trimestre".
E alla base di questo aumento, secondo quanto dichiarato dalle banche
"e' stato un significativo miglioramento del clima di fiducia dei
consumatori".


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Il portafoglio di InvestitoreIntelligente
sta facendo queste performances
(dati aggiornati al 20/02/2006):

+171% +80% +69% +51% +42% +35% +34%
+26% +17% +9% +2% -2% -2% -8% -12%

Ed ecco l'andamento dei titoli dall'inizio
del 2006:

+16% +10% +7% +6% +6% +5% +4% +3%
+2% +1% -1% -1%-1% -3%-11%

Alcuni titoli sono calati in quest'ultimo
periodo e potrebbe essere un buon momento
per prendere posizione.

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che i titoli possono avere:

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