di Francesco Carlà

Affari nostri: Sobrieta'

del 12/06/2006
di Francesco Carlà

Carissimi Fwiani,

Parola d'ordine Sobrieta'.

Prodi ha deciso di stangare i SUV e di
lottare contro l'evasione IVA. Nel frattempo,
pero', per fare i soldi veri, dovra'
mettere mano a sanita' e pensioni e
portare la tassa sui capital gain al 20%.

Del resto servono 10 miliardi e subito.

Difficile che non sia cosi' perche'
S&P e gli altri uomini del rating,
aspettano l'Italia al varco e il 4.6%
tendenziale (e il 4.2% attuale) di
scostamento tra deficit e Pil non
perdona.

Non sono gentili questi cattivoni del rating.

E sembrano del tutto indifferenti
ai richiami alla Sobrieta' della Decrescita
del Pil di Paolone Cento e a quelli
ad occuparsi di Cirio (che come e' noto
non aveva rating) e degli scandali italiani
del sindacalista Cremaschi a La7.

Che modi.

Quindi, prima di mettere mano ai nostri
portafogli, il Governo gioca la carta
della Sobrieta', riunendo i ministri
in conclave in amena localita' di campagna,
distribuendo piadina e affettati,
e chiedendo a Tony Blair, per Sobrieta',
di viaggiare verso Roma con un RyanAir
low cost da 71 euro.

E intanto Mastella promette l'amnistia
anche per i reati finanziari, sempre
per aumentare il tasso di Sobrieta'.

Forse, almeno lui, tanto sobrio non era.

-Massimo Gramellini per La Stampa
Da vent'anni la frigida sinistra di governo cercava una parola magica
che sostituisse quelle bolse e ristabilisse un contatto emotivo con i
suoi elettori. Dopo lungo peregrinare, pare averla trovata:
so-brie-tà. Che sappia perseverare nell'intento rimane da dimostrare,
con tutte le belle barche e le scarpe di lusso che ci sono in giro, ma
bisogna riconoscere che lo sforzo è in atto. Quando uno come Tony
Blair, abituato a scarrozzare sul Mar Rosso a spese dell'erario anche
la suocera, decide di volare da Roma a Londra con un Ryanair da 71
euro, le ipotesi sono due: sta girando uno spot oppure ha deciso di
impartire una sferzata seria alla sua immagine. Nello stesso giorno,
per una di quelle strane coincidenze della storia, padre Prodi ha
riunito i confratelli intorno a un tavolo di campagna per dettare la
Regola: taglio del 10% alle spese dei ministeri, con immediato ricasco
sulla corte di portaborse e autoblu.

Sarà populismo o un modo di alleggerirsi la coscienza in attesa di
architettare nuove stangate ai nostri danni, ma è la cosa giusta.
Incredibile che non ci avessero pensato prima. Forse gliene era
mancata la forza, garantita adesso dalla disperazione. La nuova
sinistra nacque negli Anni Ottanta come reazione di disgusto per
l'edonismo bulimico e la volgarità liberata, che a loro volta erano
sorti in contrapposizione all'austerità del decennio precedente,
considerata una forma di pauperismo deprimente e iettattorio. La
sobrietà, per fortuna, non coincide con l'austerità. E' una cura
dimagrante, non un digiuno. Non la fuga dal consumismo, ma un
tentativo di approdo al consumenismo. E' la sconfitta di quel mito
della quantità che si esprime nell'esaltazione ossessiva dei poteri
taumaturgici del Dio Numero: abbiamo varato 345 leggi, acquistato 8
centravanti, invitato al dibattito 19 ospiti... La scoperta che
ingozzarsi non riempie lo stomaco. Lo gonfia soltanto.

A presto,
Vs. Francesco Carla'.


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