di Francesco Carlà

Affari nostri: La ricetta di Padoa Schioppa

del 19/06/2006
di Francesco Carlà

Carissimi Fwiani,

Ovviamente saranno lacrime e sangue.

Del resto i margini di manovra sono ristretti
da anni e le 'cure' di Tremonti e Berlusconi,
che puntavano sugli stimoli alla crescita che
non si e' materializzata, hanno reso le
misure urgentissime per evitare i fulmini UE
e quelli, ben piu' pericolosi, di S&P, Moodys
e Fitch che il ministro Fini non aveva mai
sentito nominare prima di una puntata di Ballaro'.

Poi dicono che la tv non serve.

Molti lettori di Finanza World, mi chiedono di
spiegare la situazione in modo comprensibile
e sintetico, due virtu' che la comunicazione
economica italiana non sembra voler adottare.
Non si sa esattamente per quale motivo.

Io ci provo.

Dopo Keynes, gli stati hanno cominciato sempre
piu' ad indebitarsi, esattamente come avevano
sempre fatto le persone e le aziende.

I debiti sono poi cresciuti tantissimo
dopo la seconda guerra mondiale, tutti
i governi del mondo hanno cominciato ad
emettere bond e obbligazioni assortite,
i leggendari Bot poi seguiti dai Cct,
dai Btp etc etc.

La faccenda ha cominciato a sfuggire
di mano negli anni ottanta, e il debito
pubblico, gentile eufemismo per dire
il debito dell'Italia, e' diventato
enorme, doppio o quasi di quello francese
e tedesco.

Naturale che le societa' di rating, quelle
specializzate nel fare le pulci agli
emittenti di bond, si siano interessate
sempre di piu' al debito italiano,
che per sua fortuna e' stato trasformato
in euro negli anni scorsi.

Morale: se il debito italiano non
rientra rapidamente entro livelli
piu' accettabili, sotto il 100% del
Pil per intenderci, cioe' ancora molto
piu' alto di quello francese e tedesco,
circa il 60% del Pil cioe' del fatturato
delle aziende Germania e Francia, ma
piu' umano e soprattutto in tendenza
al rientro, le agenzie di rating ci
abbasseranno il voto e i nostri debiti
costeranno di piu' di interessi.

E' questo che Padoa Schioppa deve
cercare assolutamente di evitare,
qualunque cosa ne pensi Paolone Cento.

L'inventore della Decrescita economica.

-Da www.repubblica.it
Si va verso i 45 miliardi in meno di due anni. E' questo il risultato
degli ultimi conteggi del governo: le risorse necessarie per la
manovra-bis potrebbero lievitare oltre i 10 miliardi previsti (da
reperire per metà con lotta all'evasione e nuove entrate e metà con
tagli alle spese) mentre la Finanziaria 2007, incluse le risorse per
lo sviluppo, potrebbe raggiungere i 30-35 miliardi. In tutto dunque si
confermano 45 miliardi in un anno e mezzo, tre punti di Pil.

Ufficialmente il Tesoro tace sulle cifre e ieri Tommaso Padoa-Schioppa
si è limitato a declinare le linee generali dei prossimi interventi
sui conti pubblici: dalla manovra-bis al Dpef alla Finanziaria. Dopo
la drammatica denuncia di mercoledì in Parlamento, il ministro
dell'Economia ha parlato ad un convegno della Ragioneria dello Stato.
"E' in parte illusoria la via dell'aumento della tassazione - ha
spiegato il ministro -, se si copre il deficit aumentando la
tassazione si sottraggono risorse all'economia. La via da seguire
invece è quella delle economie sulle spese".

Queste indicazioni si uniscono a quelle già avanzate due giorni fa in
Parlamento e che vedono il ministro convinto della necessità di misure
"strutturali", cioè in grado di produrre risparmi stabili e duraturi.
Misure utili per rassicurare Bruxelles, per tenere a bada i mercati
"assetati di sangue" e le agenzie di rating. Il taglio della spesa
corrente infatti è in grado di far crescere l'avanzo primario e dunque
di creare i presupposti per la diminuzione del debito sotto il 100 per
cento entro tre anni.

E proprio sulla base di queste indicazioni gli uffici tecnici sono
stati messi sotto pressione per avanzare una serie di proposte per
comporre un menù per la manovra bis 2006. Dalla lista dei tagli alla
spesa corrente, pari a circa 5 miliardi, nulla viene escluso: si parte
da una scrematura all'osso del bilancio e dall'azzeramento delle spese
per consulenze (sono circa 145 mila per un costo 1,2 miliardi di euro,
tagliate fino ad oggi solo del 50 per cento).

Il comparto del pubblico impiego è sotto stretta osservazione: si fa
l'ipotesi di una moratoria biennale dei contratti degli statali
scaduti dal 1° gennaio del 2006 (si comincerebbe con risparmiare per
quest'anno il denaro per la "vacanza contrattuale"). Si aggiunge
l'ipotesi di estendere la stretta sul turn over ai settori che finora
ne sono stati esclusi come la scuola (fin dalla riapertura di
settembre) e la sicurezza.

Nel menù resta l'ipotesi dei ticket ospedalieri e anche farmaceutici.
Non viene esclusa neppure l'idea di un intervento sulle pensioni,
sebbene rinviata al Dpef e alla Finanziaria.

Ad alimentare la speranza di un piccolo alleggerimento della stretta
solo i dati sulla crescita (e quelli conseguenti sulle entrate
fiscali): il Ragioniere generale dello Stato Canzio ha annunciato ieri
che il Pil salirà all'1,5 rispetto al previsto 1,3 per cento.
Più complessa la partita delle entrate: 2-3 miliardi verranno
dall'operazione-Visco sull'evasione e l'elusione dell'Iva. Il resto
potrà riguardare le rendite finanziarie.

Se questa è la cura che il governo Prodi sta approntando per far
fronte all'eredità del centrodestra, si lavora anche alle misure per
lo sviluppo. In primo luogo il taglio "selettivo" di 5 punti del cuneo
fiscale per il quale si fanno tre ipotesi: abbattimento dei contributi
per scaglioni (scenderebbe, ad esempio, dal 32 al 19 per cento fino ad
un salario di 500-600 euro); abbattimento generalizzato per tutti i
dipendenti di 5 punti; deducibilità del costo del lavoro dall'Irap
(che metterebbe la tassa al riparo dalla sentenza della giustizia
europea).

A presto,
Vs. Francesco Carla'.


Informazione pubblicitaria

I titoli nei portafogli dei nostri Premium stanno facendo ottime performances
(dati aggiornati al 16/06/2006):

In Borsa con Carla':
www.finanzaworld.com/NlPremium.asp
+228% +100% +95% +60% +53% +45% +26% +19% -2%
puoi provarlo gratuitamente per 15 giorni!
www.finanzaworld.com/NlPremium.asp

InvestitoreIntelligente:
www.finanzaworld.com/NlInvestitoreIntelligente.asp
+191% +71% +54% +53% +46% +39% +34% +26% +14% +2% -8% -7% -5% -5% -3%

In Borsa in Italia:
www.finanzaworld.com/NLIBII.asp
+40% +7% +4% +4% +2% +0% -3% -4% -10%
(alcuni titoli sono usciti dal portafoglio per presa di profitto)

Abbonati subito:
www.finanzaworld.com/premium.asp







Segnala questo articolo ad un amico