di Francesco Carlà

Affari nostri: Google, eBay, Yahoo, Microsoft e Murdoch

del 4/09/2006
di Francesco Carlà

Cari Fwiani,

E' incredibile quanto siano vivaci quelli di Google.

C'e' una specie di scontro di generazioni: da una
parte il 'vecchietto' del software, Bill Gates,
quello che ha insegnato il mestiere digitale a
tutti gli americani e presentera' Vista, il nuovo
sistema operativo che deve, in teoria, picchiare
a sangue tutti i Teddy Boys del Simulmondo.

Poi c'e' l'altro 'anziano' terribile, Steve Jobs,
che vive una nuova primavera con l'Ipod e la Pixar
di Cars, e ha la ferma intenzione di assassinare
le radio private con il Podcast, dopo aver
ammazzato in due anni il CD musicale.

Dall'altra parte i fondatori del Simulmondo:
Omidyar di eBay e Terry Semel di Yahoo
che sono protagonisti in questi giorni
di un giro di walzer notevole con i gemelli
di Google, per blindare il mercato della
pubblicita' web che decollera' nei prossimi anni.

Ma quelli di Google stanno minacciando anche
Microsoft, con i programmi che simulano Office
e si usano direttamente sul web, senza spese
di hardware e di software, senza aggiornamenti
e mal di testa con i sistemisti.

Infine c'e' Murdoch, che ha soffiato all'establishment
del Simulmondo, tutti i nomi che ho appena fatto,
MySpace, il sito piu' usato e visitato del web,
la piattaforma interattiva che vi permette tutto,
che vi fa vivere e lavorare, essere protagonisti
uscendo dalla Terraferma.

C'erano gia' tutti nel mio Italia-Google,
www.droplet.it/guests/italia-google/IG-istruzioni.html
il libro che ho scritto l'estate scorsa
e pubblicato in aprile 2006, per raccontare
come abbiamo fatto noi europei e italiani
a farci scappare di mano il Simulmondo e
a cosa potremmo fare per riprendercene un po'.


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-Raffaele Mastrolonardo www.corriere.it
Essere diventati i signori della Rete non basta. Il prossimo obiettivo
di Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, è ancora più
ambizioso e complesso: l'ufficio. I due ragazzi terribili sembrano
infatti decisi ad entrare direttamente nella tana del lupo, i Pc
aziendali, dove l'arcinemico Bill Gates domina incontrastato con
programmi per la posta elettronica come Outlook e suite come Office,
il pacchetto per la produttività in ufficio più diffuso del mondo.
L'ultima trovata del dinamico duo di Mountain View consiste dunque
nell'offerta alle aziende di un manipolo di applicazioni, ribattezzato
Google apps for your domain , che consentirà alle imprese di gestire
la posta elettronica con un proprio suffisso (quella parte
dell'indirizzo che segue la chiocciola), di usufruire di un
di messaggeria istantanea, di organizzare agende individuali e
condivise e di creare pagine Web. Il tutto, ovviamente, gratuito ed
esclusivamente online. Il che vuol dire: niente hardware da acquistare
o software da gestire e aggiornare. Un bel risparmio di noie e di
tempo, come ben sanno tutti i responsabili dei settori «It» delle
aziende. Entro la fine dell'anno, inoltre, Google metterà a punto
un'offerta più articolata rivolta a imprese di dimensioni più grandi:
dietro pagamento di un abbonamento si otterranno funzionalità
aggiuntive e assistenza tecnica.
PROSPETTIVE - Bill Gates è dunque avvertito. Per ora, tuttavia, dalle
parti di Mountain View hanno scelto un profilo basso. La nuova offerta
non è presentata come un'alternativa a Microsoft, semmai come una
serie di applicazioni complementari che possono favorire la
collaborazione in ufficio. Il pacchetto, al momento, adatta alle
esigenze delle imprese Premium da tempo esistenti e funzionanti per i
privati come Gmail , GoogleTalk , Google Calendar e Google Page
Creator . Niente di troppo nuovo sotto il sole, insomma. Abbastanza
tuttavia per solleticare la curiosità di giornalisti e analisti di
fronte alle prospettive future della mossa. Prima fra tutti la
possibile integrazione in Google apps for your domain, di Writely e
Spreadsheets , rispettivamente elaboratore di testi e foglio di
calcolo via Internet, entrambi di proprietà del motore di ricerca. A
quel punto, con l'innesto di programmi per la produttività in ufficio,
la concorrenza a Office diventerebbe decisamente più esplicita.
DENTRO O FUORI?– Anche se nessuno pensa che sul breve termine il
dominio di Microsoft nei Pc aziendali sia a rischio, è chiaro a tutti
che un nuovo fronte di battaglia si è aperto. Un fronte, fino a
qualche anno fa impensabile, e reso oggi possibile da un fenomeno
chiamato «virtualizzazione del Pc», che definisce la progressiva
trasposizione in rete di attività che fino ad ora prevedevano
l'installazione di programmi sull'hard disk. Bill Gates è così
consapevole dei nuovi rischi che qualche mese fa ha investito Ray
Ozzie, geniale creatore di Lotus Notes, del compito di ricalibrare le
strategie dell'azienda tenendo conto del nuovo universo in cui la
diffusione della banda larga consente l'accesso ai Premium
direttamente dalla Rete e in cui il sistema di finanziamento
prevalente sarà la pubblicità. Non a caso la stessa Microsoft sta
sperimentando Office Live, un virtuale che offre posta,
hosting di pagine web e calendari condivisi. Insomma, la battaglia è
appena cominciata.
A presto,
Vs. Francesco Carla'






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