di FinanzaWorld staff
IBM: Come scaricare un film in un secondo
dell' 11/04/2007
di FinanzaWorld staff
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Il colosso nordamericano ha
presentato di recente alla
Optical Fiber Conference
di Anheim in California,
un chip microscopico
che permette di
raggiungere velocità
di trasmissione pari
a 160 Gbit (circa 20
gigabyte) al secondo.
Va tenuto presente che
un film in qualità DVD
ha un'occupazione media
di circa 4 gigabyte.
Un risultato del genere
è possibile grazie
all'utilizzo di fotoni,
anzichè elettroni nella
realizzazione dei circuiti
del chipset.
La spinta alla ricerca
e realizzazione di questo
mostro della trasmissione
dati, è stata data dalla
sempre maggiore richiesta
di download di contenuti
e quindi di una banda
sempre più larga.
Ovviamente è necessario
attendere che i provider
si adeguino e possano
utilizzare metodologie e
reti compatibili, ma il
dado è tratto e un
minuscolo chip (più
piccolo di una moneta) con
un costo accessibilissimo,
è pronto a fare viaggiare
i nostri dati, i nostri
film e le nostre canzoni
ad una velocità teorica
vicina a quella della
luce.
E intanto la rete
italiana vaga (molto
lentamente) tra le
diatribe societarie,
finanziarie, e le
intromissioni politiche.
presentato di recente alla
Optical Fiber Conference
di Anheim in California,
un chip microscopico
che permette di
raggiungere velocità
di trasmissione pari
a 160 Gbit (circa 20
gigabyte) al secondo.
Va tenuto presente che
un film in qualità DVD
ha un'occupazione media
di circa 4 gigabyte.
Un risultato del genere
è possibile grazie
all'utilizzo di fotoni,
anzichè elettroni nella
realizzazione dei circuiti
del chipset.
La spinta alla ricerca
e realizzazione di questo
mostro della trasmissione
dati, è stata data dalla
sempre maggiore richiesta
di download di contenuti
e quindi di una banda
sempre più larga.
Ovviamente è necessario
attendere che i provider
si adeguino e possano
utilizzare metodologie e
reti compatibili, ma il
dado è tratto e un
minuscolo chip (più
piccolo di una moneta) con
un costo accessibilissimo,
è pronto a fare viaggiare
i nostri dati, i nostri
film e le nostre canzoni
ad una velocità teorica
vicina a quella della
luce.
E intanto la rete
italiana vaga (molto
lentamente) tra le
diatribe societarie,
finanziarie, e le
intromissioni politiche.
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